Ciao a tutti! Oggi, sfogliando tra le vecchie foto, ho trovato questo ricordo.
Mi piace un sacco, non di certo per la qualità della foto ma per ciò che immortala...
Nell'immagine sto cercando di accarezzare un bambino che nella realtà non c'è. Eppure vediamo il suo riflesso nello sfondo.
Anche la mia ombra, incatenata per sempre alle mie decisioni, é sorpresa nell'atto di accarezzare il bambino. Eppure, a differenza dell'ombra del bambino, la mia ombra esiste.
Ma cosa è reale e cosa no?
Credo che l'uomo spesso sia vittima del proprio inganno, che lo spinge a vedere e ad accettare solo ciò che rientra nella sua normalità. Ciò che sta al di fuori spaventa e soprattutto è difficile da accettare.
Non esiste un modo di vedere giusto e uno sbagliato.
La mia ombra potrebbe raccontarmi per sempre di quell'ombra infantile che ha carezzato, quel giorno... Eppure io continuerei ad ammettere di non aver mai visto alcun bambino.
L'intelligenza sta nel mantenere le proprie posizioni? Sì e no... Secondo me l'intelligenza è riuscire, anche solo per un momento, a vedere con occhi non propri e, solo allora, definire la propria posizione. Purtroppo ciò, è una delle cose più difficili da fare