Bloodbath domenicale delle criptovalute: ma è davvero cambiato qualcosa?

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CC0 Creative commons - Pixabay


Un saluto a tutti,

oggi non era prevista l'uscita di un mio articolo, ma dopo aver dato uno sguardo alle quotazioni di bitcoin e di tutte le criptovalute, ho pensato che sarebbe stato utile condividere il mio pensiero riguardo quello che sta accadendo in queste ore.

Infatti è in corso quello che viene definito Bloodbath, cioè un bagno di sangue dovuto all'improvviso scivolone delle quotazioni che ha portato quasi tutte le monete virtuali a segnare il segno rosso con valori nell'ordine di -10%.
Non fa certo eccezione steem che scivola a $0.31 dopo essere stato ben oltre $0.35 e aver riacceso la speranza nei propri supporters.

Ma in realtà cosa sta accadendo? C'è stata qualche notizia o qualche cambiamento nei fondamentali che ha prodotto questo rapido deprezzamento dell'intero comparto delle criptovalute?

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Vorrei subito rassicurarvi: non è cambiato nulla se vogliamo vedere le cose con un occhio sereno e improntato a una visione di medio/lungo periodo.

Infatti nel trading che viene definito intraday non è inusuale vedere dei movimenti così bruschi che sono derivanti solo e unicamente dalla vicinanza a livelli chiave, quali supporti o resistenze.
Così è stato anche in questo caso, in quanto bitcoin si stava avvicinando molto velocemente al livello che molti analisti definiscono "chiave", cioè la resistenza posta a $4,200.

Su questi livelli vengono impostati ordini di vendita, prese di profitto e nuovi ordini di acquisto quindi è normale che più il livello è ritenuto importante e più i movimenti diventino importanti e incontrollati all'avvicinarsi degli stessi.
Negli ultimi giorni c'era molta attesa per vedere la reazione del mercato al tocco di tale livello e come abbiamo potuto vedere non appena quota $4,200 è stata toccata sono stati attivati un numero notevole di ordini e prese di profitto che hanno prodotto questo scivolone.

In tutta sostanza le altre criptovalute, come accade sempre, hanno seguito a ruota il calo repentino con il risultato che il mercato delle monete virtuali ha bruciato $11 miliardi in un paio d'ore scendendo da una capitalizzazione di mercato di $141 miliardi a $130 miliardi.

Da non sottovalutare il contributo che potrebbe aver dato l'attesa del fork che domani riguarderà Ethereum e che potrebbe produrre una classica "sell on news", cioè l'atteggiamento di molti investitori di uscire da una operazione al verificarsi di una grossa notizia, evento oppure lancio di un nuovo prodotto.
Quindi anche per domani potremo vedersi verificare altri grossi movimenti e questo non deve intimorirci se la nostra intenzione è quella di tenere le nostre criptovalute per monetizzare dopo una "vera" risalita delle quotazioni.

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Cosa dovremmo aspettarci adesso?

Non è semplicissimo da dire, molti analisti prevedono per bitcoin uno scivolone verso quota $3100 prima di potersi aspettare una vera salita; sotto il livello $3000 cambierebbero completamente i fondamentali e in quel caso potremmo cominciare a preoccuparci.
La verità è che finchè il prezzo regge sopra quota $3700 non ci sarebbe da preoccuparsi perchè il quadro che prevedeva una risalita delle quotazioni ad almeno $5,000/6,000 dovrebbe restare invariato.

Sono però valutazioni fatte ad occhio, il mercato delle criptovalute è abbastanza giovane per poter dare indicazioni precise, ma i livelli che tutti osservano sono quelli e come nella migliore profezia autoavverante che funziona molto bene nel mondo del trading, se tutti guardano gli stessi livelli questi diventano in effetti importanti e reali per poter trarre delle indicazioni.

Io resto sereno perchè il mio obiettivo non è certo quello di monetizzare oggi o domani, bensì di tenere fino a vedere quotazioni davvero interessanti pari ai massimi storici.

Quindi osservo e mi godo lo spettacolo..

Un saluto, Carlo


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