Le migliori 30 Serie dell'anno - Part 1

Fine dell'anno, tutti a caccia di regali, dolci a tavola, preparativi e fermento in tutte le case.

E' tempo di bilanci per tutti e che ci piaccia o meno tutti cerchiamo rifugio in classifiche musicali, cinematografiche e di ogni tipo nelle quali ritrovarci o grazie alle quali scoprire nuove chicche.

Non fa eccezione il mondo seriale e nel mio anno zero da steemian non potevo esimermi dal proporvi al top 30 delle serie andate in onda nel 2018.

Tenetevi forte, arriva la prima decina!

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#30 - Ozark (Netflix)

Si parte con una delle serie più nominate ai Golden Globe di quest'anno e si parte subito con Netflix. La seconda stagione di Ozark è stata bella, densa (forse troppo) e ancora più ineluttabile della prima. Se la trovate alla 30 e non in top 10 è perchè la serie ha voluto strafare, forzare con colpi di scena a volte troppo tirati che hanno smorzato la drammaticità di un prodotto ottimo, a tratti eccellente ma che può ancora migliorare trainato dalla forza di Jason Bateman e Laura Linney e da una sempre più convincente Julia Garner non a caso in lizza per la statuetta ai Golden Globe di Gennaio.

#29 - The Kominsky Method (Netflix)

Ancora Netflix ma stavolta abbandoniamo le atmosfere cupe e rarefatte del lago di Ozark per approdare nella calda e soleggiata Los Angeles in compagnia di 2 vecchietti alle prese con la terza età, i lutti, i problemi ed i pensieri crepuscolari che ne conseguono.

Chuck Lorre lascia per un attimo le redini di The Big Bang Theory per dirigere questa comedy con protagonisti 2 pezzi da novanta della Hollywood di qualche decennio fa come Alan Arkin e Michael Douglas. 

#28 - Pose (FX)

Una delle novità più dirompenti dell'anno questo ennesimo lavoro di Ryan Murphy. Siamo nella New York dove tutto è possibile, dove tutto avviene un attimo prima che quel tutto avvenga nel resto del mondo. Siamo nelle ballroom affollate di transgender, omosessuali ed emarginati in cerca di se stessi, di un posto nel mondo e di un accettazione da parte del mondo della loro diversità. Siamo indietro molto indietro sia temporalmente sia socialmente ed il dramma dei personaggi è vivo e vegeto come non mai tra umiliazioni, AIDS, lotte sociali e personali questa serie mette al centro di tutto l'essere umano e le sue più grandi fragilità, superabili solo grazie all'amore con la A maiuscola.

#27 - Legion (FX)

Legion è una delle delusioni dell'anno ma finisce comunque in classifica grazie al livello sempre altissimo della messa in scena e la qualità dei suoi episodi. La trama avanza poco o nulla e spesso sembra di essere di fronte ad un mero esercizio di stile di Noah Hawley. La bellezza ed il virtuosismo tecnico sono di difficile paragone e questo, insieme ad almeno un paio di episodi tra i migliori dell'anno seriale tengono a galla la serie di FX.

#26 - Who is America (Showtime)

La domanda non è cosa sia diventata l'america ma chi sia diventata, chi siano diventati gli americani.

Prova a rispondervi Sacha Baron Cohen che partorisce una serie di personaggi esagerati e grotteschi che scorrazzano per gli U.S.A. dell'era Trump fagogitando tutte le ipocrisie e le atrocità dell'animo dell'americano medio. Un coacervo di arretratezza, odio ed ignoranza che ben vengono messe in luce dall'artista più irriverente al mondo in una miniserie in 7 episodi al tempo stesso divertentissima e spiazzante.

#25 - American Crime Story: The Assassination of Gianni Versace (FX)

Ancora Ryan Murphy ed ancora la diversità e l'omosessualità al centro di tutto. Il fulcro degli eventi è l'assassinio del noto stilista Gianni Versace in quel di Miami ad opera di Andrew Cunaanan. L'evento è solo il pretesto per raccontare altro, tanto altro. Il dramma personale di un ragazzo che voleva sembrare a tutti invincibile ma che a causa  della sua fragilità mentale ed emotiva si è sentito rifiutato da tutti, lui che voleva essere "visto" da tutti, finendo per diventare un serial killer.

#24 - Killing Eve (BBC America)

Di Serial Killer in Serial Killer ma stavolta gli omicidi sono "femmina" con una delle novità più belle della stagione grazie al ritorno di Sandra Oh sugli schermi dopo Grey's Anatomy.

La serie di BBC America alza il ritmo, mescola i generi e fonde spy action con dramedy, love story con dramma e chi più ne ha più ne metta in un mosaico divertente e leggero ma che sa affondare colpi bassi che ammutoliscono ed emozionano lo spettatore.

#23 - Barry (HBO)

Manco a farlo apposta ancora un serialkiller protagonista ma stavolta dopo il dramma di American Crime Story ed il dramedy di Killing Eve approdiamo alla comedy con un assassino stanco della vita da sicario che vorrebbe diventare attore.

Il percorso sarà lungo ed impervio ma possibile se solo non fosse per una catena di eventi che mai porteranno il nostro Barry a staccare veramente la spina.

Serie plurinominata agli scorsi Emmy e che ha trovato ampio spazio in questa stagione di premi.

#22 - The Affair (Showtime)

Dopo tante serie nuove o seminuove troviamo finalmente un prodotto più datato in classifica e non certo uno di quelli che ci si attendeva di trovare in una top 30. Alla sua quarta stagione arrivata dopo una prima stagione stupenda vincitrice del golden globe 4 anni fa, una seconda bruttina ed una terza discreta The Affair torna a far parlare di se destrutturandosi nuovamente, dicendo addio ad uno dei protagonisti storici e ridisegnando la parola amore.

#21 - Billions (Showtime)

Sembra ieri che Billions era da considerarsi una serie al debutto. Son passati poco più di 2 anni e siamo già alla terza stagione. In un'era con centinaia di ottimi nuovi prodotti all'anno è impossibile restare al passo. Billions da prova di forza e coraggio, accelerando, sbandando e rientrando in carreggiata a colpi di titoli, obbligazione, insider trading e lotte intestine. Finale a sorpresa che riscrive tutto e porta la serie ad un anno zero che potrà riservare solo e soltanto grandi sorprese.



Non perdetevi i prossimi appuntamenti!

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