Children's Games - Giochi da Bambini [ENG-ITA]

eyeemfiltered1514634390417.jpg
Original by @f3nix - A lost village on the forest's edge

English Version

"You hurt meeee! 'ay attenshon! 'e nesht 'ime I'll go 'o anoher dentish!"

"Eww! You're spitting out everywhere, how can I take care of your toothache if you don't behave well?"

The thick chatter of the two unmistakable voices filtered from the attic through the beams of the ceiling. The mother, who was tidying up the bedroom, smiled sweetly, absorbed in her daily chores.

In the roof space, the coolness of the twilight barely filtered through the rotten wood of the skylight, giving movement and relief to the stale air of the room.
From the furniture and the thousand objects hidden in every corner came a persistent note of seasoned cedar and, at times, the indescribable trail of some other smell.

The two small figures stood in the center of the scene, one lying on the other and clumsily busy reassuring the patient, who was still complaining about his dentist skills.
They had been playing like this for a good hour, all made in their roles. Objects similar to small stones and sticks surrounded their slender bodies, scattered on the floor. They had not even noticed that along the plateau the light now gave way without too many pleasantries to the dense darkness. Not a single sound was coming from the beech forest around the house.

Slowly, from the stairs that led downstairs, a singular sound of backwash caught the attention of the little ones. From below, the sound grew closer and closer, until the thing emerged from the trapdoor.

A twisted obscenity now stared at the two poor creatures, producing a continuous, shuffling breath, an alien sound, vaguely resembling that of a wave motion. It was a grotesque mask, the creeping profanation of all that is natural in a human face: the inexpressive and big eyes of an abyssal fish were framed by other eyes, noses, muscles and tendons, randomly anchored to the moist and yellowish skin. Pulsating.
Where the mouth would have to be found, a gaping, curved hole would snap into a long rattle. That thing smiled.

"Children stop playing, put your teeth away in the sack with the other bones, don't you see it's dark?".

"But moooom, leave us five more minutes!", The two creatures now looked at the parent with their black eyes without eyelids.

"I don't want to hear "but". Get ready. If you will be good boys, mom will give you many other teeth and bones for your games. Be patient, when you have finished changing .. you will like this more".

The little ones, almost convinced, went downstairs. Mum had told them about the Old Steemians Home, perhaps that would have been a fun night.

Versione Italiana

"Mi hai hatto maleeeeee! Ma inhomma! La prohhima volta hambio denhista!"

"Maccheschifo! Stai sputando dappertutto, come faccio a farti passare il maldidenti se non te ne stai buonino!"

Il chiacchiericcio fitto delle due inconfondibili vocine filtrava dal solaio attraverso le travi del soffitto. La mamma che, in quel momento, stava riassettando la camera da letto, sorrise dolcemente assorta.

Nel sottotetto il fresco del crepuscolo filtrava appena alltraverso il legno marcio del lucernario, donando movimento e sollievo all'aria stantia della stanza.
Dai mobili e dai mille oggetti nascosti in ogni angolo proveniva una persistente nota di cedro stagionato e, a tratti, la scia indescrivibile di un qualche altro odore.

Le due piccole figure se ne stavano al centro della scena, una coricata sull'altra e buffamente indaffarata a rassicurare il paziente lamentoso quanto alle proprie abilità di dentista.
Giocavano così già da un'ora buona, tutti realizzati nei loro ruoli. Oggetti simili a piccoli sassi e bastoncini circondavano i loro corpi esili, sparsi alla rinfusa sul pavimento. Non si erano nemmeno accorti che lungo l'altipiano la luce cedeva ormai il passo senza troppi convenevoli alla densa oscurità. Dal fitto faggeto attorno alla casa non proveniva un singolo suono.

Lentamente dalle scale che portavano al piano di sotto, un singolare suono di risacca catturò l'attenzione dei piccoli. Dal basso, il suono si faceva sempre più vicino, finchè lentamente, la cosa emerse dalla botola.

Un'oscenità contorta fissava ora le due povere creaturine, producendo un respiro continuo e strascicato, un suono alieno, vagamente simile a quello di un moto ondoso. Era una maschera grottesca, la strisciante profanazione di tutto ciò che è naturale in un volto umano: gli occhi inespressivi e grandi di un pesce abissale erano incorniciati da altri occhi, nasi, muscoli e tendini, ancorati a caso alla pelle umida e giallastra. Pulsanti.
Laddove si sarebbe dovuta trovare la bocca, un buco spalancato e ricurvo emetteva degli schiocchi in un lungo rantolo. Quella cosa sorrideva.

"Bambini basta giocare, mettete via i denti nel sacchetto insieme alle altre ossa, non vedete che è buio?".

"Ma mammaaaaaaa, lasciaci ancora cinque minuti!", le due creature ora guardavano il genitore con i loro occhi neri senza palpebre.

"Niente ma! Preparatevi, se farete i bravi la mamma vi regala tanti altri denti ed ossa per i vostri giochi. Vedrete, quando avrete finito di mutare..vi piacerà di più".

I piccoli, quasi convinti, scesero le scale. La mamma gli aveva parlato della Old Steemians Home, forse quella sarebbe stata una notte divertente.

H2
H3
H4
3 columns
2 columns
1 column
36 Comments