Notavo come questa storia stia toccando tutti, nel quotidiano, ci sono diverse osservazioni che possiamo fare in merito, ma alcune sono d'obbligo.
i rapposti personali sono interrotti?
bugia.
i rapporti personali ci sono eccome, soltanto che sono chiusi tra quattro mura, quello che manca è la via di fuga, la distrazione, la scusa del lavoro, l'optional della cenetta romantica per evitare i discorsi importanti.
tutto questo manca, l'essenziale è rimasto, anzi, è più presente che mai.
Ho notato che da due mesi praticamente non ci entrano soldi in banca, eppure mangiamo, viviamo e stiamo bene.
cos'è cambiato?
non compriamo minchiate solo per il gusto di spendere i soldi che tanto ci siamo sudati facendo un lavoro che magari manco ci piace.
In casa, in certe case, marito e moglie scoprono che probabilmente non si conoscono come credevano, che il rapporto tra di loro era pieno di molte altre cose, oltre a loro due.
il calcetto con gli amici, la serata soli uomini...
Avete mai ringraziato vostra moglie perchè vi lava i pantaloncini pieni di fango dopo la partita?
In una società basata sull'individualismo, sulla presunzione che gli altri ci debbano sempre qualcosa, questo è devastante.
L'opportunità in questa vicenda è cercare di scoprire sè stessi, affrontare le proprie paure ed ammettere i propri limiti, siamo in casa da soli con noi stessi, prima che con gli altri.
Il tempo è una cosa meravigliosa, andrebbe sfruttato al massimo, anche in questi momenti.
Non hai niente da fare?
stai due ore a guardare le nuvole, non mi dire che poi non ti senti bene.
impariamo a darci le colpe, ad apprezzare il silenzio ed a parlare col cuore, impariamo che la persona che ci sta accanto ha le nostre stesse difficoltà e che tutto ciò che ci può dare fastidio di lei, non è altro che un riflesso di qualcosa che abbiamo dentro, altrimenti non ci toccherebbe nemmeno ma ne prenderemmo soltanto atto.
Quando sarà tutto finito, alcuni di noi guarderanno indietro ed apprezzeranno la lezione di vita che hanno ricevuto.
altri invece, torneranno al lavoro, alle vite frenetiche piene di oggetti che valgono nulla, chissà chi avrà ragione.