Abakua

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Iniziamo col dire che, dal punto di vista religioso, sono ateo o non credente come preferite.
Ho nei confronti della vita e della scienza che la governa un atteggiamento Socialista, molto realista, che mi sembra quello meno portato a voli pindarici.
Mi fido di Jury Gagarin che disse ;”Sono stato lassu' ma non ho visto nessun Dio”.

Proprio perche' non professo alcuna fede tendo a rispettarle tutte, ovviamente il mio rispetto viene meno quando dei pezzi di merda stravolgono il Corano o dei baciapile sadici mettono in piedi sante inquisizioni in spregio a quanto scritto nei Vangeli. Lo stesso rispetto ovviamente misto ad una certa curiosita' lo riservo nei confronti delle religioni a Cuba.

Tempo fa lessi “Havana” un romanzo di Martin Cruz Smith ambientato all'Avana dei primi anni novanta.
Il libro narra di una storia poliziesca che coinvolge dei russi che, dopo il tradimento di Gorbaciov e durante la alcoolica gestione di Eltsin, a Cuba, erano considerati degli autentici traditori anche con una certa dose di ragione.

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Leggendo mi sono imbattuto in una religione che non conoscevo e di cui neanche avevo sentito parlare.
Abakua.
Alcuni tendono a considerarla come una branca della santeria ma in realta' si tratta di una societa' religiosa maschile di origine nigeriana.
Attorno a questa societa' che si e' diffusa sopratutto all'Avana a Matanzas e a Cardenas nelle prime 3 decadi del 1800 sono fioriti miti e leggende, e' sempre stata considerata come un covo di malavitosi neri con strani riti e credenze.

Si e' trattata e si tratta di una sorta di societa' segreta sul tipo di quelle del Leopardo (forse la loggia del Leopardo di Happy Days arriva proprio da li'...😀) molto attive in Africa in quei periodi.
Si e' trattato di un movimento che ha avuto una certa influenza politica, sociale, religiosa ma anche musicale visto che nei suoi riti c'era davvero tanta musica.

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Le regole della societa' Abakua prevedono un mutuo aiuto, l'inviolabilita' della segretezza ed un senso di comune appartenenza fra gli affiliati. Queste caratteristiche hanno fatto in modo che questa societa' si ponesse ai limiti della legalita'.
Prima del 1959 fu molto osteggiata dal potere, dopo il Triunfo de la Revolucion esattamente come e' accaduto per altre fedi religiose il governo ha lasciato correre a patto che il tutto rimanesse lontano dalla politica attiva.

C'e' poi il discorso razziale, visto che questa religione vedeva fra gli adepti elementi della popolazione piu' nera dell'isola, il sentimento di rivolta era indirizzato nei confronti dell'autorita' e del suo atteggiamento vessatorio verso un certo tipo di popolazione.
Prima della Rivoluzione la sola affiliazione comportava pesanti condanne e la deportazione nell'isola di Pinos, mettiamoci anche il fatto che molti affiliati combatterono gli spagnoli attivamente durante le guerre coloniali.

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Ovviamente questa societa' nacque a seguito della deportazione di schiavi dall'Africa dove ognuno tendeva ad essere fedele alla tribu' di appartenenza, questo diede vita a rivalita' tribali fino a quando col passare delle generazioni le etnie iniziarono a mescolarsi fra di loro.
Col tempo alle credenze Abakua' vive nei loro riti si aggiunsero elementi della religione cattolica come e' accaduto nella Santeria.

La societa' si autofinanziava mediante collette, aveva una complessa organizzazione gerarchica, nei suoi riti erano presenti entita' “ultraterrene” che governavano tutto il loro mondo.
Molti studiosi pero' non attribuiscono alle societa' Abakua' un carattere religioso ma bensi' vengono messe in rislato le caratteristiche di mutuo soccorso e di aiuto.
Mentre gli altri riti sono sempre stati fenomeni estemporanei qua' siamo di fronte ad una vera e propria societa' segreta.

Per finire vi cito' un pezzo del libro che sto leggendo riguardante una cerimonia. “Quando mia madre ha sentito dire che c'erano degli Abakua nel quartiere mi ha tenuto in casa perche' temeva che portassero via dei bambini bianchi per i loro sacrifici”.
“Ma questa e' la casa di un Santero?” “Non si fa la Santeria di notte quando i morti sono in giro, solo Abakua”. “In Africa i misteriosi Abakua avevano tamburi parlanti, quando sono arrivati in catene a lavorare nel porto dell'Avana e gli schiavisti avevano tolto loro i tamburi si erano semplicemente messi a battere sulle casse di legno e, come per magia, l'Avana si era riempita di tamburi.”