Il mio mondo musicale dentro casa mia

Dopo 4 anni da quando abbiamo iniziato ad abitare la nostra nuova casa, sono riuscito a sistemare un piccolo angolo dedicato alla mia passione: la musica. Ho iniziato a suonare la chitarra all'età di 14 anni, la passione è nata anche perché mio fratello maggiore già la suonava da tempo e come spesso accade in famiglia, il fratello più piccolo imita il più grande. In questo caso l'imitazione è stato l'inizio di un nuovo mondo, di nuove melodie e accordi.

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Il genere che ha caratterizzato la mia adolescenza è stato in primis il grunge e poi il metal, sebbene non mi sia mai spinto sul dark metal o roba così pesante. Ho sempre adorato l'accostamento tra riff pesanti e melodie armoniose. Le ballad, ossia le musiche lente, dei gruppi rock e metal sono le più dolci in assoluto, e questo mi ha sempre molto incuriosito. Anche quei musicisti con capelli lunghi, tatuaggi e facce poco rasserenanti hanno un cuore ed emozioni sentimentali.

La mia passione per la musica è cambiata nel corso del tempo: dal grunge e metal, il mio percorso da musicista ha affinato il mio udito ed ho iniziato ad ascoltare gruppi più tecnici definiti anche come progressive ed oggi ascolto molto anche le colonne sonore dei film.

La musica ti parla, racconta e trasmette sentimenti ed anche una chitarra appesa alla parete trasmette molte sensazioni, non è solo un oggetto da esposizione. Se poi è anche la tua chitarra, allora il significato è moltiplicato. Oggi io suono molto meno ma continuo ad ascoltare la musica, mi trasmette serenità e mi rilassa molto soprattutto nei momenti di estreme necessità, quando ad esempio sono sotto stress.

Per cui ho deciso di allestire uno spazio all'interno di casa che in qualche modo trasmettesse serenità anche solo alla vista. Non vi nascondo che lo spazio per depositare le chitarre sta diminuendo con l'avvento di nostro figlio e soprattutto c'è il concreto rischio che potessi anche rompersi. Una chitarra nelle mani di un bambino di quasi due anni non è sicuramente cosa saggia.

Quindi, appendendo le chitarre al muro, io ho anche risolto un altro grande problema: l'integrità degli strumenti. È chiaramente impossibile per un piccolo uomo di neanche 90 cm raggiungerle ad un'altezza di circa 2 metri (almeno per ora).

Il mio obiettivo resta la creazione di una stanza tutta mia, magari insonorizzata, e con la giusta strumentazione per poter suonare in armonia e pace. Al momento è impossibile, richiederà per motivi di spazio e agibilità, un'altra casa, un la villa, possibilmente isolata dal centro abitativi, immerso nella natura ed in compagnia di qualche cane e gatto. Obiettivo: 2030.

La fantasia aiuta a vivere meglio il presente ed anche il futuro. E da un certo punto di vista ci dà sempre un po' di speranza che le cose possano un giorno cambiare in meglio.

Al momento mi sento comunque fortunato di avere una casa tutta mia, con uno spazio personalizzato che possa ricordarmi ogni giorno che non bisogna mai mollare e credere fino in fondo ai nostri desideri.

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