CONTEST: UNA STORIA ITALIANA - LA LOTTERIA

LA LOTTERIA

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Immagine su Freepik

Ho vinto dieci milioni di euro! - Maria non tratteneva l'emozione mentre comunicava per telefono la notizia al padre.

COSA? - rispose lui incredulo. Giorgio era un uomo pratico e con i piedi per terra, pensò subito a uno scherzo, eppure la figlia Maria non era il tipo di ragazza che si prende gioco dei genitori.

Ho vinto dieci milioni di euro!! - ripetè Maria, ancora più entusiasta - I monopoli di stato li trasferiranno sul mio conto entro tre mesi!

Figlia mia che bello, sono felice! - Giorgio era come impietrito, come se vivesse la scena dall'esterno, come in un film. Pronunciò questa frase quasi in automatico, senza quasi rendersi conto.

Anche io papà! - Urlò Maria al telefono - Potremo pagare il mutuo e io mi comprerò una casa per conto mio, così non vi disturbo più!

Giorgio ci mise un po' a elaborare il tutto, poi rispose sincero: - Mi fai tanto felice, così potrai realizzare i tuoi desideri e lasciare questo lavoro che odi tanto.

Ma non lo odio papà, mi piace lavorare con te, è solo che avevo in mente di fare altro nella vita, non la segretaria in un'azienda di autotrasporti. - Il sogno di Maria era sempre stato quello di suonare il pianoforte e aveva anche studiato al conservatorio, ma le necessità economiche l'avevano spinta a lavorare come segretaria. Il padre le aveva proposto quel lavoro appena aveva saputo che si era liberato un posto nell'azienda in cui lavorava come camionista, entrambi pensavano a un breve periodo, ma poi erano passati dieci anni e Maria non aveva mai avuto il coraggio di lasciare il lavoro sicuro per inseguire i suoi sogni, i debiti erano troppi.

Giorgio era davvero felice, non solo per i soldi, ma per poter vedere la figlia finalmente libera. Con grande affetto le disse - Tesoro, non ti preoccupare, lo so che questo lavoro ti sta stretto, e poi io tra qualche anno vado in pensione... - Giorgio si interruppe. Lui amava molto il suo lavoro.

Papà... stai piangendo? - Chiese Maria

No, è solo che sono davvero felice! - mentì malamente Giorgio mentre le lacrime gli solcavano il viso.

Ma non ti ho dato ancora la bella notizia! - Esclamò Maria.

Più bella di questa? - Giorgo sorrise.

Maria disse tutto d'un fiato: - Ho preso accordi per comprare l'azienda per cui lavoriamo! I camion presto saranno nostri, ci pensi?

Giorgio non capiva – Ma perchè l'hai fatto? Tu non vuoi lavorare lì.

Sì ma lo so che tu non lasceresti il tuo amato lavoro a pochi anni dalla pensione, così se vuoi potrai lavorare fino al pensionamento, ma non farai nulla! Se vuoi puoi istruire i giovani... ma niente più viaggi con i camion, io troverò qualcuno che gestisca l'azienda per noi negli anni a venire, se ti va la puoi seguire anche tu, che ne pensi?

Giorgio si ricordò di quando sognava un'azienda tutta sua, erano passati quasi quarant'anni da allora. Non gli sarebbe dispiaciuto fare qualcosa per tutti i suoi colleghi e migliorare le loro condizioni, Maria lo sapeva e questo lo commosse ancora.
Non riuscì a dire altro: - Va bene tesoro, ne parliamo a casa!

FINE

Grazie per aver letto questo breve racconto che classificherei tranquillamente come fantascienza 😅

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