5 usi attuali dell'Intelligenza Artificiale che potrebbero ritorcersi contro di noi

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OPPORTUNITA' O RISCHIO?

Da appassionato di fantascienza, ho sempre apprezzato libri e pellicole che descrivono un futuro fortemente condizionato dalla tecnologia, assegnandogli spesso connotati distopici.

Dalla saga di Io Robot, di Asimov, nel quale l'umanità è divenuta talmente assuefatta dall'universo della robotica da finire da esso sottomessa, al Minority Report di Philip K. Dick (ripreso cinematograficamente da Steven Spielberg), con il suo ribaltamento del concetto di colpevolezza, spesso ci siamo lasciati intrattenere da storie apparse lontane dalla realtà, ma che potrebbero aver anticipato più o meno inconsapevolmente i tempi.

L'Intelligenza Artificiale, quel complesso procedimento messo in atto dalle macchine per interpretare dati ricevuti dall'esterno, al fine di ricercare, tramite sofisticati algoritmi, una soluzione ai vari problemi, è ormai sempre più presente nelle nostre vite. Grazie al Machine Learning inoltre, gli algoritmi riescono a migliorare sé stessi continuamente, imparando dai propri errori per giungere ad un qualcosa sempre più vicino alla perfezione.

Naturalmente stiamo parlando di un sistema che permetterebbe di semplificare molto la vita alle persone, in ogni angolo del pianeta, ma che se finisse in mani sbagliate potrebbe trasformare alla velocità della luce la realtà come la conosciamo oggi in una versione non troppo dissimile da quella immaginata da George Orwell, nel suo capolavoro, "1984".

Ecco di seguito cinque usi dell'intelligenza artificiale, già presenti al giorno d'oggi o che potrebbero presto vedere la luce, insieme alle possibili implicazioni nella vita di tutti i giorni.

SCELTA DELLA CASA

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Photo by Charles C. Collingwood on Unsplash - Free to use

La casa è quel qualcosa di unico e magico al quale tutti noi siamo molto legati. Per quanto si possa amare viaggiare o far vita mondana, il momento del ritorno tra le proprie mura domestiche risulta sempre emozionante, permettendo di nuovo di ritrovare quello che per molti rappresenta una dei più grande punti fermi della vita.

E' per questo che amiamo sceglierla con cura, valutando mille aspetti e spesso spendendo diverso tempo nella ricerca del luogo giusto. Tuttavia, per chi non disponesse di molto tempo libero nella ricerca della propria futura abitazione, esiste già oggi una concreta alternativa, incarnata in un'agenzia immobiliare digitale nata nel 2014, chiamata Homepal.

Tramite un sofisticato algoritmo, in grado di incrociare storia personale, desideri, possibilità di spesa (presente e futura) e le caratteristiche dei luoghi, Homepal garantisce di trovare ad ogni cliente la casa più adatta alle sue esigenze. Il fatturato dell'azienda è cresciuto a dismisura negli ultimi anni e sono sempre di più coloro i quali si affidano all'AI per trovare la casa in cui vivere.

Fin qui tutto bellissimo, ma se, nell'ottica di ridurre gli attriti tra vicini e costruire quartieri sempre più sicuri, un sistema simile ad Homepal implementasse il proprio algoritmo, diventando tappa obbligatoria per coloro i quali stessero cercando casa? Nessun obbligo d'acquisto di un'abitazione "consigliata" dall'algoritmo, ma irrinunciabili incentivi, come la concessione esclusiva di mutui o prezzi fortemente calmierati.

Ogni distopia che si rispetti del resto non inizia mai con uno scontro, ma con la convinzione della maggioranza di essere in qualche modo aiutata e protetta da chi governa.

GIUSTIZIA

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Photo by ThisisEngineering RAEng on Unsplash - Free to use

Come annunciato dal neo ministro della Giustizia, Carlo Nordio, presto anche in Italia verrà sperimentato un sistema di Intelligenza Artificiale applicato alle migliaia di processi che giacciono presso i nostri tribunali.

Un sofisticato algoritmo avrà infatti il compito di incrociare i dati con centinaia di cause simili dibattute in passato, mettendone a confronto i verdetti rilasciati dai giudici e cosi arrivando già ad una sorta di prima sentenza.

Il "giudice robot" è già realtà in diverse parti del mondo, tanto che in Cina giurano di aver raggiunto un'affidabilità superiore al 97%. Per il momento, in caso di sentenza sfavorevole, è ancora possibile appellarsi ad una giuria umana, ma in futuro è facile prevedere che la giustizia diverrà completamente robotizzata e forse, per la prima volta nella storia dell'umanità, davvero uguale per tutti.

SALUTE

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Si chiama Quartz, e secondo i ricercatori ai quali è stato affidato il progetto, diventerà nel giro di pochi anni l'algoritmo capace di cambiare la storia della Medicina per sempre. Se al giorno d'oggi siamo abituati infatti a recarci dal nostro medico di fiducia, all'insorgenza dei primi sintomi di una malattia, l'Intelligenza Artificiale del futuro potrà prevenire l'insorgenza delle stesse, segnalando i pazienti più a rischio grazie ad una semplice scansione oculare.

Già testato su un database di quasi centomila pazienti britannici, seguiti per diversi anni al fine di stabilire il rischio di problemi cardiovascolari o tumori, Quartz si è dimostrato affidabile nel predire l'insorgenza delle malattie in oltre il 60% dei casi.

C'è chi giura che con qualche anno di perfezionamento ulteriore, le nostre strade diventeranno simili a quelle del già citato film, Minority Report, in cui una fitta rete di scanner oculari verrà chiamata a monitorare il passaggio di ogni cittadino.

Si arriverà ad essere fermati per strada e costretti a recarsi in un ospedale, nel caso in cui Quartz segnali alle autorità un potenziale malato?

EVASIONE FISCALE

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Photo by Jeffrey Blum on Unsplash - Free to use

Se pensate che in futuro sarà ancora possibile farsi beffa del Fisco, vi sbagliate di grosso. Il peggior incubo dei cittadini si chiamerà Vera, ed è l'algoritmo che segnalerà alla Guardia di Finanzia e all'Agenzia dell'Entrate i contribuenti ritenuti disonesti.

Vera è stata ufficialmente sdoganata da un apposito decreto ministeriale a giugno, e il suo primo utilizzo potrebbe avvenire già nelle prossime settimane: incrocerà dati provenienti dai conti correnti, dalle agenzie automobilistiche e dai registri catastali, esaminando non solo i movimenti, ma indagando anche sulla congruità o meno di bollette, detrazioni e bonus, senza dimenticare tutti i movimenti effettuati con le carte di credito.

Una volta finiti tra i nominativi della black list, per gli utenti che riceveranno la lettera di contestazione diventerà molto difficile dimostrare la propria innocenza, anche se diversi avvocati tributaristi si stanno battendo per una revisione del sistema, che coinvolga anche associazioni di cittadini e consumatori nel processo di messa a punto dell'algoritmo.

Di certo, uno stato chiamato a rappresentare il ruolo di accusatore e giudice allo stesso tempo, non porterebbe a nulla di buono.

SPORT

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Photo by Bertrand Gabioud on Unsplash - Free to use

Come ormai tristemente noto a tutti i tifosi italiani, la nostra nazionale non parteciperà alla prossima rassegna iridata, che si terrà in Qatar nel periodo a cavallo tra novembre e dicembre.

Se tuttavia siete indecisi se scegliere una nazionale diversa per la quale simpatizzare, ed assistere ugualmente all'evento calcistico più importante del mondo o meno, sappiate che rischiereste di perdere tempo.

Il mondiale più strano della storia è già stato giocato dall'algoritmo della società di ricerca, BCA Research, ed ha stabilito che toccherà all'Argentina alzare al cielo di Doha la coppa del mondo, dopo aver battuto in finale ai calci di rigore il Portogallo di Cristiano Ronaldo.

L'intelligenza artificiale ha in questo caso preso in esame i dati delle ultime quattro edizioni del mondiale, i valori assegnati ai calciatori nei vari videogiochi a tema e stabilito l'esito di tutte le partite della competizione.

Naturalmente dovremmo essere ancora molto lontani da un livello di predizione accettabile, ma chi può dire che in futuro i calciatori non si limitino soltanto agli allenamenti e a fornire agli algoritmi esclusivamente una serie di parametri biometrici, lasciando a questi ultimi il compito di giocare virtualmente le partite?

CONCLUSIONI

Come sempre un grande ringraziamento a tutti coloro che sono arrivati fino a qui. Quanto descritto sopra appare ad oggi ancora collocato in un limbo tra il racconto di fantascienza e la possibilità di concretizzazione futura.

Come abbiamo tristemente imparato negli ultimi due anni, durante i quali la concessione di diritti che ritenevamo inalienabili è stata sospesa, è bene non abbassare mai troppo la guardia.

E voi, cosa ne pensate? L'intelligenza artificiale ci semplificherà la vita o ci renderà schiavi?

Ditemi la vostra nei commenti, alla prossima!

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