Campioni del mondo (multilanguage)

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Gioco del Subbuteo, photo by Sr.donbuche, CC BY 3.0, attraverso Wikimedia Commons


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Come già tristemente noto a tutti gli appassionati di calcio italiani, l'Italia di Roberto Mancini non è riuscita a centrare la qualificazione per i mondiali che si terranno tra circa due mesi in Qatar. Nonostante un girone sulla carta piuttosto abbordabile, i nostri non sono stati capaci di fare meglio della disastrosa gestione targata Ventura e, per la seconda volta consecutiva, dal Belpaese ci dovremo accontentare di guardare la massima competizione calcistica nella veste di spettatori neutrali.

Che la colpa sia da attribuire per la maggior parte alla sbornia successiva al trionfo europeo di Wembley e alla scarsa capacità dello staff tecnico di mantenere alta la tensione, o più praticamente ai calci di rigore sbagliati da Jorginho nelle due partite disputate contro la Svizzera, in questo momento poco importa. La nostra nazionale dovrà prendere atto di questo ulteriore fallimento e cercare, già dalle partite di Nations League in programma nei prossimi giorni, di ottenere almeno quei risultati che le garantiranno di evitare l'onta di una retrocessione in League B.

Ma in attesa di goderci (si spera) le prestazioni dei nostri beniamini nelle sfide contro Inghilterra e Ungheria, per scacciare i brutti pensieri e provare a riportare in alto i livelli di serotonina, abbiamo di fronte due strade: riguardare per l'ennesima volta su YouTube il video dei calci di rigore battuti nella finale di Euro 2020, o gioire per un altro titolo iridato conquistato da una delle nostre Nazionali "alternative".

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Bologna, Subbuteo World Cup 2004. Photo by Paolocuccu at Italian Wikipedia, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Battendo il temibilissimo Belgio per 2-1 nella finale disputata a Roma, l'Italia del Subbuteo si è laureata infatti campione del Mondo per la sedicesima volta. Che ci crediate o meno, esiste infatti una versione tutta particolare del gioco con la palla più famoso del Mondo, nel quale la nostra rappresentativa non ha eguali in tutto il pianeta, ed è proprio quella del popolarissimo calcio da tavolo.

Inventato da un ornitologo inglese, tale Peter Adolph, sul finire degli anni '40, il Subbuteo ha preso il suo nome da una specie di falco omonima. La denominazione finale venne assegnata dopo che l'ufficio brevetti inglese fu costretto a respingere la registrazione del prodotto con il nome scelto inizialmente, The Hobby, considerato troppo generico.

Il gioco divenne molto popolare fin da subito, fino a toccare il proprio apice soprattutto negli ultimi vent'anni dello scorso millennio, quando dovette gradualmente arrendersi all'arrivo dei videogiochi. Per chi non sapesse di cosa si tratta, il Subbuteo altro non è che la riproduzione in piccolo di una partita di calcio, giocata su un panno verde con tanto di linee che delimitano il perimetro di gioco e le aree di rigore, da undici miniature per squadra con l'intento di spedire nella porta avversaria una pallina di plastica.

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La squadra di Subbuteo del Milan, photo by Sportingn, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Gli omini ripropongono le divise originali delle vere squadre di calcio e, per completare la simulazione in maniera ancor più realistica, è possibile arricchire il tutto con un'infinità di accessori: tribune con tanto di spettatori esultanti, cartelloni pubblicitari, tabellone riportante il punteggio con i nomi delle squadre da ritagliare e adagiare al posto giusto, piccoli faretti da illuminazione e miniature varie, di arbitri, fotografi, cameramen, staff medico, allenatori etc.

Il gioco è adatto a grandi e piccini per la sua immediatezza, anche se le miniature non possono essere spostate, né colpire la palla, afferrandole per la collottola o con un effetto molla tra indice e pollice, ma devono rigorosamente venire mosse semplicemente con l'unghia del dito indice o del medio. I due tempi di gioco durano quindici minuti, con eventuali supplementari da cinque minuti in caso di parità, ma è possibile accordarsi su periodi diversi prima della partita.

Naturalmente, da amante del calcio, in occasione di una delle promozioni alla classe superiore delle elementari, chiesi ed ottenni che mi venisse acquistata una delle versioni più belle, quella realizzata in occasione dei mondiali messicani del 1986. Le squadre presenti all'interno erano quelle dell'Italia, campione del Mondo quattro anni prima, e dei padroni di casa, più un kit di accessori vari quali palloni della Coppa del Mondo, tabellone, recinzioni e portieri alternativi per battere il rinvio da fondo campo.

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Subbuteo players, public domain image

Ci giocavo tantissimo, da solo, manovrando entrambe le squadre, o insieme a mio fratello, che tuttavia essendo più piccolo di qualche anno non rappresentava quasi mai un degno avversario. E nel caso, da buon juventino, aggiustavo un po' le regole a mio favore (ovviamente è una battuta: dato che è juventino anche lui al massimo "rubavamo" entrambi).

Conservo ancora in cantina il campo originale, incollato pazientemente ad una tavola di compensato da mio papà per fare in modo che rimanesse sempre disteso alla perfezione, qualche pezzo dello stadio e alcune delle squadre che avevo aggiunto alla mia collezione. Ogni tanto mi piace rispolverare il tutto, per divertirmi anche con la versione da Champions League, acquistata per uno dei miei figli qualche anno fa: complimenti ai nostri ragazzi della squadra di Subbuteo, in fondo è un'arte anche quella e nel pomeriggio un bel torneo non ce lo leva nessuno.

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