La Saudi Pro League pronta a conquistare il mondo? - Saudi Pro League ready to conquer the world? [Multilanguage]

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Fotografia scattata ad uno schermo televisivo, immagine di proprietà dell'autore

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IL CAMPIONATO PIU' CHIACCHIERATO DEL MONDO

Davanti ai sessantamila spettatori del King Abdullah Sports City Stadium di Jeddah, ha preso il via ieri, con la sfida tra l'Al Ahli e l'Al Hazem, la quarantanovesima edizione della Saudi Pro League, massimo campionato saudita di calcio, noto per motivi commerciali anche come Roshn Saudi League.

Ad imporsi è stata la formazione di casa, grazie alla tripletta del neo capitano, lo scatenato Roberto Firmino, abile a deliziare i tifosi presenti sulle tribune con buona parte del suo repertorio e a sfruttare in pieno le giocate dei compagni di squadra più prestigiosi, come Riyad Mahrez, acquistato per 35 milioni dal Manchester City e autore ieri di un assist, o i muscoli di Frank Kessie, da poco separatosi dal Barcellona.

Una vittoria tutto sommato piuttosto agevole per l'Al Ahli, che dopo aver indirizzato la gara nei primi dieci minuti, grazie alla doppia marcatura del brasiliano ex Liverpool (pregevole il primo, realizzato di testa con buon tempismo), ha rischiato soltanto ad inizio ripresa, quando una pasticcio difensivo ha permesso al brasiliano Vina il colpo da biliardo dalla distanza, capace di scavalcare Mendy.

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Il King Abdullah Sport City Stadium di Jeddah, saudipics, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Concluso l'approccio "giornalistico" all'evento, possiamo lasciarci andare ad alcune considerazioni. La domanda che un po' tutti si staranno ponendo in questo momento è: davvero un campionato ignorato dal resto del mondo fino a pochi mesi fa, come quello saudita, può all'improvviso salire alla ribalta internazionale? Riuscirà la Saudi Pro League nel suo intento dichiarato di diventare uno dei tre tornei più seguiti del mondo?

Le risposte sul futuro non appartengono, come è ovvio, al mondo terreno, ma se mi si chiedesse di puntare un'ipotetica fiche credo che l'appoggerei senza troppi dubbi sulla casella "SI". Fino a ieri, per farsi un'idea, avevamo solo un'accozzaglia di nomi buttati sui giornali, nelle righe dedicate da quotidiani e siti web, più che ai campionati stranieri, alla sezione "curiosità calcistiche".

Abbiamo guardato ai sauditi quasi divertendoci, un po' come di fronte allo spettacolo di un grande circo. Molti tra noi sperano ancora che il fondo PIF (quello statale, che gestisce le trattative per l'acquisto dei calciatori e poi li smista alle varie squadre) si presenti alla porta della nostra squadra del cuore per offrire un gruzzoletto utile a portarsi via gli esuberi e a permettere alle varie società di fare mercato, senza considerare che ogni calciatore trasferito in detti lidi rischia di accelerare la corsa verso il burrone del calcio europeo.

La Roshn Saudi League, da un punto di vista tecnico e organizzativo, non è ancora all'altezza dei principali campionati del Vecchio Continente, ma a differenza di questi ultimi sta correndo al triplo della velocità. Le spese per il mercato estivo (e da loro ci sarà tempo per comprare fino all'8 settembre) hanno già oggi raggiunto le cifre della Bundesliga e della Serie A, doppiato quelle della Liga spagnola.

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Cristiano Ronaldo, Анна Нэсси, CC BY-SA 3.0 GFDL, attraverso Wikimedia Commons

Per arrivare ai livelli della Premier League ci vuole ancora molta strada, ma quanto visto ieri rappresenta probabilmente solo il venti percento, forse il dieci, del potenziale di questo "nuovo" campionato. Occorre mettere in preventivo, nei prossimi venti giorni, ulteriori arrivi di giocatori professionisti, da Europa e Americhe, ma soprattutto il rischio di un vero e proprio esodo nelle future edizioni.

Già in questa situazione tuttavia, la lega professionistica araba ha assunto una notevole popolarità nel mondo. Un po' tutti i Paesi di tradizione calcistica si sono accaparrati i diritti TV per trasmettere le partite della Saudi Pro League (da noi il primo a fiutare l'affare è stato Cairo, con La7, al quale si è aggiunto anche Michele Criscitiello con la sua Sportitalia) e l'eccezionale risposta di pubblico vista ieri sera sulle gradinate del moderno stadio di Jeddah (quasi sessantamila infuocati spettatori) la dicono lunga sull'entusiasmo che si respira in patria.

Tornando alla cronaca sportiva, tra le diciotto pretendenti al titolo, tre sembrano avere le carte in regola più delle altre, ovvero l'Al-Hilal di Ruben Neves, Milinkovic-Savic e Koulibaly, l'Ittihad Club, forte degli acquisti di Benzema, Fabinho, Diogo Jota e Kanté, e l'Al-Nassr, che oltre al capitano Cristiano Ronaldo può schierare anche l'ex interista Marcelo Brozovic, Sadio Mané e il portiere, già visto a Napoli, David Ospina.

Personalmente ho seguito la prima partita per curiosità e forse sarà così anche per la seconda e la terza, ma intanto mi sono già appuntato le date dei big match da non perdere. Con una sottile paura, che tra poco questo sarà l'unico campionato di cui tutti parleremo.

Statemi bene, alla prossima!

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