Quello delle palline dei sorteggi, opportunamente riscaldate o raffreddate per fare in modo che gli addetti all'estrazione evitino accoppiamenti sgraditi a taluni "amici", è un sospetto vecchio come il mondo. In Inghilterra sembrano convinti che il sorteggio dei quarti di finale di Champions League si sia rivelato quantomeno strano, ma sebbene l'UEFA sia probabilmente capace di questa e di altre nefandezze ben peggiori, a bene osservare le cose, le motivazioni addotte dagli amici d'Oltremanica lasciano qualche dubbio.

Di certo ci troviamo di fronte piuttosto curiosamente, sia in Champions che in Europa League, a due tabelloni divisi praticamente in due, con una parte definita "forte", ed una un po' meno prestigiosa, ma da qui a leggerci dietro chissà quale oscuro disegno, ce ne passa parecchio. Signori, molto più semplicemente, sono cose che capitano: a volte va bene, altre male, senza contare che non sempre un sorteggio ritenuto sulla carta "fortunato" si rivela in realtà ostacolo morbido da superare (e la mia squadra del cuore, purtroppo, ne sa qualcosa).

E poi, detto tra noi, può davvero apparire credibile che l'UEFA abbia voluto favorire, ad esempio, la federazione italiana, spedendo una squadra in automatico in semifinale e accoppiando l'altra, sempre nella stessa parte del tabellone, con l'avversario meno impegnativo rimasto? Fesserie, alle quali si potrebbe credere soltanto nel caso in cui Gravina e soci dovessero passare alla cassa, per riscattare eventuali servigi resi negli scorsi mesi. E di certo non è così, giusto?

_{Il Parma, vincitrice della Supercoppa europea nel 1993. Public domain image}

Illazioni e burle a parte, ci aspetta un mese di aprile davvero incandescente. Nella coppa principale, prepariamoci ad assistere a due confronti prestigiosi, due specie di finali anticipate, come Real Madrid-Chelsea e Manchester City-Bayern Monaco, che in caso di doppia eliminazione potrebbero trasformare addirittura in fallimentare la stagione per il calcio di Sua Maestà, ricco e spendaccione, ma capace di raccogliere scarsi risultati in campo europeo.

Dall'altra parte, Milan e Napoli si affronteranno all'interno di una competizione europea per la prima volta nella storia. Nella città di Pulcinella sembra stiano già partendo i festeggiamenti per aver ricevuto in dono dalla sorte un percorso piuttosto spianato verso la finale di Istanbul, ma l'accoppiamento con i rossoneri, quando si parla d'Europa, non è mai una bella notizia.

Nei precedenti derby con squadre italiane nelle coppe, il Milan ha ottenuto cinque successi, tre pareggi e una sconfitta (nel ritorno della finale di Supercoppa Europea del 1993, contro il Parma di Nevio Scala), mentre nelle due uniche occasioni in cui ha affrontato il Napoli in Coppa Italia (l'ultima nel 2019), ha sempre passato il turno.

Quando l'inno della Champions League risuona al cielo, i giocatori rossoneri si trasformano, quasi sentendosi tutt'uno con la gloriosa storia europea della società e le eventuali differenze viste in campionato si annullano. Ne sanno qualcosa l'Inter, eliminata due volte dai cugini in Coppa, e la Juventus, sconfitta pur da gran favorita nella finale di Manchester del 2003. Insomma, in campionato il Napoli è un paio di spanne superiore, ma in Champions League la storia sarà diversa e i rossoneri sono i miei personali favoriti per il passaggio del turno.

_{L'interno dello Stadio da Luz di Lisbona, casa del Benfica. Foto da Vitor Oliveira from Torres Vedras, PORTUGAL, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons}

All'Inter dicevamo, è andata relativamente bene. Non credo nella tesi sostenuta dallo zio Beppe Bergomi, secondo la quale "lassù qualcuno ama l'Inter" (anche perché la cosa mi costringerebbe a rivedere molte delle mie convinzioni personali), ma Il Benfica è da considerarsi probabilmente la squadra meno pericolosa tra quelle rimaste.

Attenzione tuttavia a sottovalutare l'organizzazione calcistica della formazione che sta dominando il campionato portoghese e che in stagione si è rivelata capace di vincere un girone con Paris Saint Germain e Juventus, oltre che di passeggiare nel turno precedente sui belgi del Club Brugge. A favori (tra gli altri) della dea bendata, dalla parte nerazzurra di Milano però, stanno messi abbastanza bene e se a decidere la sfida saranno gli episodi (un palo, una traversa, un infortunio, un fuorigioco millimetrico o una svista arbitrale), sono pronto a scommettere già da ora che questi andranno a senso unico.

Scendendo in Europa League, tra le due italiane quella a cui la sorte ha dedicato uno sguardo più distratto è stata la Juventus, finita in un accoppiamento con lo Sporting Lisbona nei quarti di finale (ed eventualmente contro una tra Manchester United e Siviglia nel caso di passaggio del turno), mentre la Roma incrocerà nuovamente i guantoni con il Feyenoord, in una curiosa riedizione della finale di Conference League dell'anno scorso, per poi trovarsi verosimilmente ad affrontare in un'eventuale semifinale i tedeschi del Bayer Leverkusen.

A differenza di quanto stabilito dai sorteggi del torneo maggiore però, in Europa League sarà teoricamente possibile assistere ad una finale tutta italiana, con il permesso di José Mourinho, strenuo seguitore dell'UEFA e dei suoi regolamenti, tranne quando questi stabiliscono il ripescaggio di una rivale come la Juventus dalla Champions League. Dopo l'evergreen Iuliano-Ronaldo, potrebbe toccarci assistere ad intere trasmissioni sul goal di Turone, e sarebbe di certo interessante.

Statemi bene, alla prossima!

📢 ATTENZIONE!

Se non l'hai ancora fatto, prendi in considerazione la possibilità di partecipare al mio nuovo contest, THE ITALYGAME CUP!

Grazie alla sponsorizzazione di @italygame sono in palio dei ricchi premi per i primi classificati e per i vincitori settimanali. C'è tempo per partecipare alla prima settimana del gioco fino a sabato 18 marzo, ti aspetto!