I batteri si sono evoluti sulla Stazione Spaziale Internazionale

I batteri si sono evoluti sulla Stazione Spaziale Internazionale




Hanno scoperto un batterio sulla stazione spaziale internazionale, un batterio che è mutato, diventando resistente ai farmaci, non lo dico io, lo dice la NASA, e lo studio che è stato pubblicato su una rivista scientifica, la rivista scientifica Microbiome, è tecnicamente intitolato quello studio “Miglioramenti genomici funzionali e metabolici dell’Enterobacter bugandensis” divenuto multiresistente e che ne facilita la persistenza e la successione sulla stazione spaziale internazionale.


Riassumendo e spiegandolo in modo semplice, di recente un team di ricercatori del laboratorio di propulsione a reazione della NASA si è dedicato a studiare meticolosamente il batterio Enterobacter bugandensis, noto per la sua resistenza ai farmaci. In altre parole, era già resistente prima, ora lo è un po' ancora più resistente, la sua scoperta è stata letteralmente sorprendente perché sotto lo stress ambientale della stazione spaziale internazionale la sua resistenza si è evoluta.




Per stress ambientale, comprendere l'avidità, le radiazioni e altri fattori, poiché 13 ceppi di quel batterio che furono isolati in vari luoghi all'interno della stazione spaziale internazionale, non solo sopravvissero a quell'ambiente, ma anche mutarono e si differenziarono geneticamente e funzionalmente dalle loro controparti terrestri, con questo studio ora possiamo parlare di una nuova specie di batteri o di un batterio evoluto o di un batterio mutante.


Secondo il comunicato della NASA, questi ceppi non solo sono rimasti in vita, ma hanno mostrato anche una curiosa capacità: si moltiplicavano notevolmente oltre a convivere con altri microrganismi, in alcuni casi favorendo la sopravvivenza reciproca.


La cosa importante qui è che i viaggi spaziali prolungati in microgravità possono compromettere il sistema immunitario degli astronauti, cioè non a causa dei batteri ma a causa dell’ambiente spaziale di microgravità stesso e di altri fattori; Il sistema immunitario e le difese degli astronauti sono abbassati e questo purtroppo li rende molto più vulnerabili alle malattie.


Questa notizia mi ha fatto ricordare il film Life: Smart Life 2017, ve lo consiglio se non lo avete visto.


Le stazioni spaziali, cinesi e internazionali, sono fondamentalmente laboratori molto sofisticati che sperimentano in condizioni che non possiamo produrre sulla Terra o che sarebbe molto costoso tentare, come il vuoto, la radiazione cosmica e la microgravità o l’assenza di gravità; Grazie a ciò possiamo ottenere sostanze e medicinali per curare un gran numero di malattie, ma il rischio esiste ed è reale che batteri terrestri o addirittura virus mutino nello spazio come è appena accaduto.


Per concludere, qui non si applica la teoria della Foresta Oscura, dove diverse civiltà extraterrestri possono sterminarsi a vicenda, nella vita microscopica la collaborazione consente la sopravvivenza reciproca, è forse una forza maggiore del problema dello sterminio a vicenda, la collaborazione reciproca è la segreto della sopravvivenza, dobbiamo imparare dai batteri.




Study Source




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