Chromebook: una scelta conveniente o un problema ambientale? (by @kork75)

I Chromebook sono dei laptop che utilizzano il sistema operativo ChromeOS di Google. Si tratta di dispositivi economici e facili da usare che hanno riscosso molto successo nelle scuole, soprattutto durante la pandemia di COVID-19, quando si è diffuso l'insegnamento a distanza. Tuttavia, un recente rapporto del Public Interest Research Group (PIRG) ha messo in luce alcuni aspetti negativi dei Chromebook riguardanti la loro durata e il loro impatto ambientale. Secondo il rapporto, i Chromebook si rompono facilmente e sono difficili da riparare. Questo dipende dalla scarsa disponibilità di pezzi di ricambio, dalla diversità dei modelli e dalla limitatezza del supporto software. Infatti, Google garantisce solo otto anni di aggiornamenti dal momento del rilascio del dispositivo, rendendo molti Chromebook obsoleti e insicuri. Questa situazione porta a una sostituzione frequente dei dispositivi, con conseguente spreco di risorse e generazione di rifiuti elettronici. Il rapporto stima che raddoppiando la durata di vita dei Chromebook venduti nel 2020 si potrebbero ridurre le emissioni di 4,6 milioni di tonnellate di CO2e, equivalenti a togliere dalla strada 900.000 auto per un anno. Inoltre, si potrebbero risparmiare soldi pubblici e privati, dato che i Chromebook costano mediamente 200 euro. Per questo motivo, il PIRG raccomanda a Google e ai suoi partner produttori di adottare delle misure per rendere i Chromebook più durevoli e riparabili. Tra queste misure ci sono: eliminare le scadenze degli aggiornamenti software, produrre un eccesso di parti di ricambio pari al 10%, standardizzare le parti tra i vari modelli, consentire l'installazione di sistemi operativi alternativi come Linux.

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In conclusione, mentre i Chromebook possono sembrare una scelta conveniente a breve termine, è importante considerare anche il loro impatto ambientale a lungo termine. Rendere i Chromebook più durevoli e riparabili potrebbe essere un passo nella giusta direzione per ridurre la quantità di rifiuti elettronici generati e per garantire una maggiore sicurezza e affidabilità ai consumatori.