Come il naufragio di un mercante fenicio diede origine alla filosofia stoica (by @kork75)

Zenone di Cinzio

Ti sei mai chiesto come nasce una corrente filosofica? Quali eventi, esperienze o incontri possono scatenare la riflessione e la ricerca di una visione del mondo?In questo post ti racconto la storia di Zenone di Cizio, il fondatore dello stoicismo, una delle più influenti e durature scuole filosofiche dell'antichità.

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Zenone di Cizio era un mercante fenicio nato intorno al 334 a.C. nella città di Cizio, sull'isola di Cipro. La sua famiglia si occupava di commerciare la porpora di Tiro, una preziosa tintura viola estratta dal sangue delle lumache di mare. La porpora era molto richiesta dai ricchi e dai reali, che la usavano per colorare i loro abiti e simboleggiare il loro potere e la loro ricchezza. Zenone seguì le orme dei suoi genitori e si dedicò al commercio marittimo, viaggiando per il Mediterraneo con le sue navi cariche di porpora. Un giorno, però, la sua vita cambiò radicalmente a causa di un evento imprevisto e drammatico: il naufragio. Cosa successe durante il naufragio non si sa con certezza e nemmeno cosa causò il naufragio della nave di Zenone. Forse fu una tempesta, forse dei pirati, forse un errore umano. Quel che è certo è che Zenone perse tutto: la nave, il carico, il suo patrimonio. Si ritrovò a nuotare verso la costa più vicina, che si rivelò essere quella dell'Attica. Arrivato ad Atene, Zenone si sentì perso e disperato. Aveva perso il suo lavoro, i suoi beni, il suo scopo nella vita. Ma proprio in quel momento di crisi, Zenone ebbe una fortunata coincidenza che gli aprì le porte di un nuovo mondo: la filosofia.

Zenone entrò in contatto con la filosofia grazie a questo evento drammatico che seppe sfruttare a suo vantaggio: una chiamata a cui decise di rispondere, che gli aprì le porte di una nuova vita e di un nuovo modo di essere. Si racconta che Zenone, vagando per le strade di Atene, entrò in una libreria e si imbatté in un libro che lo colpì profondamente:
le Memorabili di Senofonte , una raccolta di dialoghi tra Socrate e i suoi discepoli. Zenone rimase affascinato dalla figura e dal pensiero del filosofo ateniese, che insegnava a cercare la verità e la virtù attraverso il dialogo e l'esame critico delle proprie opinioni e così chiese al libraio dove potesse trovare dei filosofi come Socrate. Il libraio gli indicò Cratete di Tebe , un seguace della scuola cinica, che predicava una vita semplice e naturale, libera dai vincoli sociali e dalle passioni irrazionali. Zenone si avvicinò a Cratete e gli chiese di diventare suo allievo. Cratete accettò e lo introdusse alla filosofia cinica, ma anche ad altre correnti filosofiche presenti ad Atene, come l' accademia platonica e il liceo aristotelico.

Zenone studiò con vari maestri e apprese le diverse dottrine filosofiche dell'epoca ellenistica. Ma non si accontentò di essere un semplice discepolo: volle elaborare una sua visione originale e coerente del mondo, dell'uomo e della felicità. Così nacque lo stoicismo

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