Genitori separati e figli: la pubblicità che fa discutere
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La pubblicità è una forma di comunicazione che ha lo scopo di promuovere prodotti, servizi o idee. Tuttavia, quando ben fatta, può anche raccontare storie, suscitare emozioni e provocare riflessioni. Questo è il caso della nuova campagna pubblicitaria di un noto supermercato, intitolata "pesca", che ha scatenato un acceso dibattito sui social media e nei media tradizionali.
Lo spot, della durata di un minuto e mezzo, racconta la storia di una bambina, Emma, che fa la spesa con la madre in un supermercato. Durante la spesa, la figlia si allontana dalla madre e prende una pesca dal reparto frutta. Alla fine dello spot, scopriamo che la bimba regala la pesca al padre, dicendogli che è da parte della madre. Il padre, sorpreso e commosso, ringrazia la figlia con un abbraccio. Lo spot si conclude con lo slogan "Non c'è una spesa che non sia importante". Il significato dello spot, hanno sottolineato i media, è quello di mostrare come una semplice spesa possa diventare un gesto d'amore, di cura e di riconciliazione. La pesca, in questo caso, simboleggia il legame tra i genitori separati, che la bambina cerca di far riavvicinare con la sua innocenza e la sua fantasia. Lo spot vuole anche valorizzare la qualità dei prodotti del supermarket, "che possono fare la differenza nella vita delle persone". La pubblicità ha scatenato una forte polemica sui social e nei media, dove si sono confrontate opinioni diverse e contrastanti. Alcuni hanno apprezzato lo spot, definendolo emozionante, delicato, poetico e originale. Altri, invece, hanno criticato, accusando di essere manipolatorio, ipocrita, conservatore e irrealistico. Le critiche si sono concentrate soprattutto sul fatto che la pubblicità presentasse una visione romantica e idealizzata della separazione, ignorando le difficoltà, le sofferenze e le conflittualità che spesso caratterizzano le coppie che si dividono e i figli che ne subiscono le conseguenze. Alcuni hanno anche sostenuto che lo spot fosse offensivo nei confronti delle famiglie non tradizionali, come quelle monogenitoriali, omogenitoriali o allargate, che non si riconoscono nel modello proposto dalla catena di supermercati. Le difese si sono basate invece sul fatto che la pubblicità fosse solo una favola, una metafora, una provocazione, che non intendeva rappresentare la realtà, ma solo stimolare l'immaginazione e la sensibilità del pubblico. Alcuni hanno anche evidenziato che lo spot non voleva promuovere il ritorno alla famiglia tradizionale, ma solo sottolineare l'importanza del dialogo, del rispetto e dell'affetto tra i genitori separati e i figli, che possono mantenere un rapporto positivo e costruttivo nonostante la rottura. Infine, altri hanno elogiato la pubblicità per aver affrontato un tema sociale rilevante e attuale, come quello della separazione, che riguarda molte famiglie italiane. In definitiva, la pubblicità della "pesca" è stata un'operazione di marketing efficace, ma anche controversa e stimolante che ha dimostrato come la pubblicità possa essere un mezzo potente, che può essere utilizzato per diversi scopi, anche quelli di sensibilizzazione e riflessione.
Fonti e approfondimenti
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La pesca, lo spot di Esselunga con i genitori separati fa discutere
https://video.corriere.it/cronaca/pesca-spot-esselunga-genitori-separati-fa-discutere/529239de-5c34-11ee-abb6-3e1ca69e756d.
Lo spot dell'Esselunga con la pesca e le polemiche
https://www.esquire.com/it/cultura/tv/a45316666/spot-esselunga-pesca/.
Una pesca per il papà separato, la pubblicità Esselunga che sta facendo
https://www.vanityfair.it/article/pesca-papa-separato-pubblicita-esselunga
Pubblicità Esselunga: al via il nuovo spot tv 'La pesca'
https://brand-news.it/brand/retail/nuovo-spot-esselunga-la-pesca/
Greetings by @kork75👋