Il regolamento sugli imballaggi dell’Unione europea: conseguenze per i produttori e i consumatori italiani (by @kork75)

Il regolamento sugli imballaggi dell’UE: effetti negativi sui prodotti tipici italiani e sul settore del vino

Un regolamento che fa discutere. Si tratta di quello sugli imballaggi dell’Unione europea, che prevede una serie di misure per ridurre l’uso della plastica e favorire il riciclo e il riuso dei materiali. Ma quali sono le conseguenze per i produttori e i consumatori italiani? Secondo la Coldiretti, l’associazione degli agricoltori, il regolamento avrebbe effetti negativi su alcuni prodotti tipici del nostro paese, come le insalate in busta, la frutta confezionata o i cestini delle fragole. Questi prodotti, infatti, sarebbero vietati dal 2030 se confezionati in plastica monouso. La Coldiretti sostiene che questo comporterebbe problemi di igiene, di conservazione e di spreco alimentare, oltre a disincentivare il consumo di frutta e verdura, già in calo nel 2022.
Ma non solo. Anche il settore del vino sarebbe colpito dal regolamento, che imporrebbe la standardizzazione delle bottiglie e la riduzione del loro peso. Addio quindi al formato magnum e alle bottiglie più pregiate. Inoltre, dal 2030 il 10% delle bevande alcoliche dovrebbe essere venduto in imballaggi riutilizzabili, quota che salirebbe al 25% dal 2040. Il regolamento sugli imballaggi dell’Unione europea è stato criticato anche da Uila, il sindacato dei lavoratori dell’agroalimentare, che ha denunciato il rischio di perdita di decine di migliaia di posti di lavoro nel settore della quarta gamma.

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Insomma, un regolamento che potrebbe cambiare le abitudini alimentari degli italiani e mettere in crisi un settore importante della nostra economia. La Coldiretti chiede quindi di rivedere la proposta e di tener conto delle specificità dei prodotti italiani.

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