Ti hanno piantato in asso? Non preoccuparti, non sei solo.
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È capitato a tutti almeno una volta nella vita di essere lasciati a piedi al ristorante, al cinema o a un appuntamento. Ma da dove viene questo modo di dire? E qual è la differenza tra "piantare in asso" e "piantare in Nasso"? Secondo alcuni, questa espressione deriva da un episodio della mitologia greca relativa all'isola di Nasso. Ma è davvero così? Scopriamolo insieme.
Secondo la mitologia, Arianna, figlia del re di Creta Minosse, la quale si innamorò di Teseo, lo aiutò a uccidere il Minotauro e a fuggire dal labirinto grazie al famoso filo di Arianna, e infine scappò con lui. Teseo però abbandonò Arianna sull’isola di Nasso. Da qui, alcuni sostengono che l'espressione corretta sia "piantare in Nasso" e non "piantare in asso". Nel corso del tempo, la forma "piantare in Nasso" si è trasformata in “piantare in asso”. Non si sa esattamente come sia avvenuto questo cambiamento, ma è possibile che sia stato influenzato dal fatto che la parola "asso" ha il significato di "persona di spicco". Quando qualcuno viene piantato in asso, infatti, viene umiliato e messo in una posizione di inferiorità.
Tuttavia, se si apre un dizionario, si scopre che il modo di dire corrente è "piantare in asso" e che la maggior parte degli etimologi lo ricollega all'asso delle carte (carta di maggior valore) piuttosto che al mito dell'antica Grecia. È vero che l'espressione potrebbe essere nata da un errore e che il riferimento a Nasso si sia perso nel tempo, ma oggi l'espressione corrente è "piantare in asso" e non c'è nulla di sbagliato nell'utilizzarla.
Greetings by @kork75👋