Raul Gardini: l'imprenditore della chimica verde italiana (by @kork75)

La bioeconomia è un'economia che utilizza le risorse biologiche provenienti dalla terra, dal mare nonché i rifiuti, come input per la produzione alimentare, industriale ed energetica. In questo contesto, Raul Gardini emerge come un pioniere della chimica verde in Italia.

Ma chi era Raul Gardini? E perché è importante ricordarlo oggi?
Raul Gardini è stato un imprenditore e dirigente d'azienda italiano, la cui vita è stata segnata da successi e tragedie. Dall'ascesa alla guida di un impero economico alla sua caduta, dall'amore per lo sport alla sua tragica fine. La sua visione di utilizzare materie prime di origine agricola per produrre etanolo e bioplastiche, in linea con i principi della bioeconomia, rimane un esempio di impegno per uno sviluppo sostenibile del nostro Paese. Uno degli esempi più emblematici dell'impegno green di Gardini fu la costruzione della centrale a biomasse di Porto Torres, in Sardegna. La centrale, inaugurata nel 1988, fu la prima in Italia a utilizzare biomasse per la produzione di energia elettrica. Nel corso degli anni la centrale è stata oggetto di critiche da parte di associazioni ambientaliste, che hanno denunciato le emissioni di inquinanti nell'aria. Nel 2016, la centrale è stata acquisita da Enipower, società del gruppo Eni che ha annunciato un piano di investimenti, che prevedono l'installazione di nuovi impianti per la produzione di energia elettrica e l'ottimizzazione dei processi produttivi. Gardini fu anche un grande sostenitore della vela, sport che lo vide protagonista di numerose vittorie, tra cui la partecipazione alla finale della Coppa America nel 1992 con il Moro di Venezia. La sua passione per la vela lo portò a investire in progetti per la tutela dell'ambiente marino, come il restauro dell'isola di San Servolo a Venezia.

Raul Gardini fu un imprenditore di successo, ma fu anche coinvolto in una serie di scandali. Tra questi, l'affare Enimont, uno dei più grandi scandali finanziari italiani degli anni '90. L'affare riguardava la fusione delle attività chimiche di Eni e Montedison, e Gardini fu accusato di aver pagato tangenti a politici e funzionari pubblici per ottenere l'approvazione dell'operazione. Gardini fu anche coinvolto nella vicenda "Mani Pulite", che nel 1992 ha portato alla caduta della Prima Repubblica italiana. In questo caso, fu accusato di aver pagato tangenti a politici e funzionari pubblici per ottenere appalti pubblici. A seguito di questi scandali, Gardini fu condannato a diversi anni di carcere. Morì suicida nel 1993, prima di poter scontare la pena. La sua morte è stata un evento controverso e ci sono molte teorie sul motivo per cui abbia deciso di togliersi la vita. Nonostante le sue vicende giudiziarie, l'eredità di Raul Gardini continua ad essere fonte di ispirazione e riflessione per gli imprenditori che vogliono coniugare successo economico e sostenibilità ambientale. Il suo messaggio è che è possibile fare impresa in modo responsabile, senza rinunciare a crescere e a creare valore per la collettività. In un mondo sempre più minacciato dal cambiamento climatico, la figura di Raul Gardini rimane attuale e i suoi insegnamenti ci ricordano che l'imprenditoria può essere una forza positiva per il Pianeta. Trent'anni dopo la sua scomparsa, la figura di Raul Gardini, la sua vita e il suo lavoro sono stati raccontati in una docu fiction prodotta dalla Rai, intitolata "Raul Gardini e trasmessa il 23 luglio 2023. Il film ripercorre gli ultimi anni della sua vita, dal varo del Moro di Venezia all'ultimo giorno di vita, dai successi della Coppa America a Tangentopoli.