Ogni giorno per dodici mesi

Come passa il Tempo! Generalmente, il calendario ha l’aspetto di un lunario o di un almanacco e le dimensioni tascabili oppure abbastanza grandi da poterlo appendere alla parete. Si consulta rapidamente per individuare i giorni più importanti dell'anno, ma, talvolta, fornisce anche le previsioni meteorologiche, l’oroscopo, qualche ricetta e alcune notizie utili.

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Dopo le pagine redatte da un paziente monaco, l’eremita Barbanera, e dai militari appartenenti alle Forze Armate, si imposero al pubblico le versioni “patinate” che, realizzate da celebri fotografi, illustravano il calendario con immagini attraverso le quali pubblicizzare diversi prodotti, dai copertoni del famoso Calendario Pirelli ai liquori, come quello Campari. Sono molto richiesti anche quelli che propongono le immagini di giovani e provocanti signore del mondo dello spettacolo, mascherando abilmente da prodotto artistico quello che da solo può bastare a soddisfare le morbose perversioni vojeristiche degli acquirenti maschili. Il classico lunario di Frate Indovino, invece, ha sempre fornito consigli relativi al giardinaggio e perfino qualche “pillola di Saggezza”.

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Animata da uno spirito completamente diverso, invece, anche l’Associazione Don Bosco 2000 ha prodotto e distribuito un calendario, ma senza strategiche finalità commerciali e senza volere speculare sulla popolazione dei villaggi o sulle bellezze naturali del territorio africano, che fanno da sfondo all'originale calendario del 2019. Le fotografie che compaiono sulle sue pagine, infatti, sono state realizzate da tutti i protagonisti della missione, nei villaggi del Senegal, durante il mese di agosto 2018. I soggetti originali, coi loro costumi, le espressioni naturali e le pose spontanee, pur ricollocati nella veste grafica presentata sul calendario, conservano inalterato tutto il loro fascino.
Il progetto umanitario è sicuramente apprezzabile in quanto rappresenta un esempio di solidarietà e, perciò, merita di essere sostenuto e incoraggiato. Nonostante l’evidente “interferenza spazio-temporale” tra il nostro Paese e quei luoghi così geograficamente lontani, le fotografie del “Calendario Missione Senegal 2019” superano le distanze storiche, sociali e scientifiche, preferendo trasmettere con semplicità le immagini di una realtà difficile, ma affrontata con partecipazione, concordia e collaborazione.

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Pur apprezzando le finalità e gli obiettivi, non sono mai stato coinvolto personalmente in un programma così importante, come d'altronde la maggior parte delle persone, mentre, invece, il giovane medico e gli altri volontari che hanno partecipato attivamente al progetto umanitario, possono sicuramente andare orgogliosi dell’esperienza fatta, ed emozionarsi, osservando le fotografie del calendario ricevuto per posta da chi li ha conosciuti e non li ha più dimenticati.
Il messaggio comunicato dal calendario è pieno di concretezza ed entusiasmo, ma intende in un certo qual modo anche ringraziare coloro che hanno voluto mettere a disposizione il proprio tempo libero per regalare, forse, soltanto un sorriso a chi ne aveva tanto bisogno. Si tratta di qualcosa di semplice, ma importante al tempo stesso, ed assolutamente condivisibile, con la consapevolezza che l’Africa lascia, in chi c’è stato, ricordi indelebili.

Testo e fotografie di adinapoli (s).

Le fotografie sono di proprietà dell'autore.

ENG
Notes on the calendar. Generally it has the appearance of a lunar or an almanac and the pocket size or so large that it can hang on the wall, the calendar, created to consult the usual twelve month days, often also provides the weather forecast, the horoscope, some recipe and some useful news.After the pages drawn up by a monk patient, the hermit Barbanera, and by the military belonging to the Armed Forces, the "patinated" versions were imposed on the public which, created by famous photographers, illustrated the calendar with images through which advertise certain articles, from the tires of the famous Pirelli Calendar to liqueurs, such as Campari, or those that propose images of young and provocative ladies of the entertainment world, skillfully masking from artistic product that alone can satisfy the morbid vojeristic perversions of male buyers. On the other hand, the life of Frate Indovino has always provided advice on gardening and even some "pill of Wisdom" .Animated by a completely different spirit, however, the Don Bosco 2000 Association has also produced and distributed a calendar, but without strategic commercial aims and without wanting to speculate on the population of the villages or on the natural beauties of the African territory, which are the background of the original calendar of 2019, on the pages of which the images taken by all the protagonists of the mission in the villages of Senegal appear the month of agoso 2018. The original subjects, with their costumes, natural expressions and spontaneous poses, even if repositioned in the graphic layout presented on the calendar, keep all their charm unaltered. The humanitarian project is certainly appreciable as it represents an example of solidarity and, therefore, deserves to be supported and encouraged. Despite the obvious "space-time interference" between our country and those places so geographically distant, the photographs of the "Senegal Mission Calendar 2019" exceed historical, social and scientific distances, preferring to transmit images of a difficult reality with simplicity, but faced with participation, concord and collaboration. While appreciating the goals and objectives, I have never been personally involved in such an important program, as indeed most people, while, instead, the young doctor and other volunteers who have actively participated in the humanitarian project, they can certainly take pride in their experience, and get excited, observing the photographs of the calendar received by mail from those who knew them and no longer forgot them. The message communicated by the calendar is full of concreteness and enthusiasm, but in a certain sense it also means thanking those who wanted to make their free time available, perhaps giving only a smile to those who have always needed it. It is something simple, but important at the same time, and absolutely shareable, with the knowledge that Africa leaves indelible memories in those who have been there.

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