Superata Porta Cristina, entro nella città vecchia - Castello - e rimango per qualche secondo con il naso per aria ad ammirare la maestosità della Torre di San Pancrazio. In un attimo decido: entro nella Cittadella dei Musei.
Percorro la salitella che attraversa un piccolo giardino ben curato e giungo alla sommità: eccomi arrivato. Chissà perchè, anzichè superare la porta d'accesso del Museo Archeologico o della Pinacoteca decido di salire alla sommità del promontorio dove è posta la Cittadella. Mi affaccio su un muretto e ammiro la bellezza del Golfo di Cagliari racchiuso a destra della Sella del Diavolo. Respiro a pieni polmoni l'aria salmastra. Chiudo gli occhi ed immagino il brulicare di persone affaccendate che deve essere sotto, nella città "nuova": portuali, venditori abusivi di ricci di mare, baristi, avvocati. Varia umanità.
Decido a questo punto di fare il percorso inverso, quando all'improvviso la mia attenzione viene attratta dalla porta di un museo che non avevo mai notato. Leggo "Museo Civico d'Arte Siamese Stefano Cardu". Un museo d'arte siamese a Cagliari?
Decido di entrare incuriosito. Pago il prezzo popolarissimo del biglietto e in un attimo mi trovo catapultato in un altro mondo. Antichissime Statue lignee di Buddha, strane campane forse di qualche monastero tibetano. Armi antiche. Piccole statue di preziosissimo avorio intagliate finemente da mani sapienti.
Il Museo è deserto. Ma il suo silenzio è magico: in un attimo mi ritrovo nei Mari del Sud in una nave di corsari malesi che con le loro armi affilate aspettano la preda: forse una nave di mercanti cinesi di ritorno dall'India.
Osservo le meravigliose catane giapponesi in avorio ed immagino i Samurai che in battaglia difendono il loro Signore al costo della vita.
Rimango estasiato dalla bellezza dei suoi oggetti d'argento. Chissà quali erano i pensieri della nobildonna che li ha usati?
Contemplo per un attimo le statue del Buddha. Quanti monaci, nel silenzio del loro Monastero, di fronte ad esse meditavano sulla Via?
Sconvolto da tanta inaspettata bellezza prendo un opuscolo e leggo: il Museo è l'esposizione della collezione d'Arte siamese, indiana, cinese e giapponese dell'imprenditore Stefano Cardu che nella seconda metà dell'ottocento lavorò in Estremo Oriente e collezionò oggetti d'arte che successivamente donò alla Città di Cagliari. Si tratta del Museo d'arte orientale più importante d'Europa. Uno scrigno di tesori di inestimabile valore e meravigliosa bellezza.
Esco dal Museo travolto dalla grazia che solo la Bellezza può dare: nella mia mente scorre un flusso di storie di pirati, monaci, principesse e samurai.
(Le fotografie sono di mia proprietà)