"La guerra è brutta", parole semplici ma esplicative, ricordo la malinconia negli occhi di mio zio quando mi mostrava le foto che ritraevano lui e i suoi commilitoni, in vari scenari europei e soprattutto in Slovenia(occupata dagli italiani e dai tedeschi a partire dal 1941). Uno dopo l'altro indicava gli uomini nelle fotografie, quasi tutti morti: suoi amici, suoi conoscenti, compagni di armi.
Ecco due foto che ritraggono mio zio e alcuni cimeli:
Un racconto in particolare mi è rimasto impresso nella mente; l'unità di mio zio venne presa alla sprovvista da un'imboscata nemica, una granata esplose vicino uno dei suoi compagni, facendogli volare l'elmetto. Nella furia dello scontro mio zio Michele si lanciò in avanti per recuperare il suo compagno caduto, realizzando solo dopo che era morto e non vi era nulla da fare. Finita la battaglia, mio zio raccolse un frammento dell'elmetto del suo compagno caduto, ancora conservato nella sua vetrina, ecco le foto del cimelio di guerra:
(Da notare il conognome del caduto, la data e il luogo, 10-7-1942 Podutik, Slovenia)
Più di una volta mi ha detto di essere felice del fatto che noi giovani non siamo stati costretti a vivere le stesse esperienze, "le cose che si vivono in guerra restano con te per sempre", all'età di 14 anni mi sono ritenuto molto fortunato ad aver avuto l'oppotunità di conoscere e vivere una testomianza diretta delle crudeltà che la guerra ha fatto vivere alle generazioni passate.
Queste sono tutte foto originali, provenienti dagli album privati di mio zio.
L'idea di far vivere un pezzetto della sua storia su Steemit mi ha portato a raccogliere queste foto e condividerle con voi.
Vi lascio con questa foto, una delle mie preferite:
Spero che il post e questa mia testimonianza vi siano piaciute, grazie per l'attenzione.
CharlesX.