Ciao a tutti,
questa è una storia di un immigrato come me a cui auguro il massimo del successo nella vita, perché la vendetta migliore: è il trionfo supremo. Oggi vi parlerò della storia di Nenad Mihailovic, coraggioso ventiduenne che ha portato le sue battaglie avanti, fino all'estremo di far causa allo stato della Renania Settentrionale-Vestfalia.
Nenad è arrivato in Germania, come profugo perché in quel tempo nella ex Jugoslavia c'era la guerra. Come vi potete immaginare né lui, né i genitori potevano parlare tedesco, quindi se aveva dei compiti difficili non poteva chiedere ai genitori. Nenad è di etnia rom e quindi non riusciva a comunicare in tedesco, inoltre era un bambino timido e non partecipava alle lezioni perché non riusciva a comprendere. Ad un certo punto gli era stato assegnato un test di intelligenza, nel compito in questione un bambino avrebbe dovuto sapere la lingua tedesca. Nenad non era in grado di afferrare molti concetti, perché ancora non aveva appreso una lingua così difficile e diversa dalla sua lingua madre. Il test di intelligenza era andato in modo catastrofico, Nenad aveva preso 59. Dai risultati del test risultava affetto da un ritardo mentale anche grave.
Il povero bambino viene affidato ad una scuola speciale dove ci sono altri bambini affetti da ritardo mentale. Ovviamente negli anni si è sentito ripetere di essere ritardato, ma lui ha sempre lottato contro questa idea. Si è comprato libri e ha imparato da solo: ha studiato il tedesco senza alcun aiuto, ha appreso l'inglese, si è acquistato un computer e ha fatto pratica per usarlo. Ha gestito la sua educazione tutto da solo perché i genitori, non hanno saputo come aiutarlo e si sono arresi a quello che diceva la scuola. Con gli anni Nenad inizia a sentirsi depresso perché ritiene che nessun datore di lavoro lo vorrà mai assumere per colpa del fatto che ha fatto una scuola per persone con handicap mentali. Si vergogna della scuola che frequenta e ha difficoltà per anni a dormire di notte.
Nenad ha provato in tutti i modi a parlare con i professori e a cercare di cambiare scuola, ma nessuno né in Baviera, né nella Renania gli ha dato ascolto. Ad un certo punto per cercare di scappare a quella realtà Nenad ha marinato la scuola, dove non stava imparando nulla. Neanche quel tentativo è servito. Esasperato e sconfitto ha chiesto aiuto ad un centro, dicendo di voler cambiare scuola e di non credere di aver un ritardo mentale. Con il tempo ha maturato anche la decisione di fare causa allo stato, perché anche il tentativo di cambiare scuola va a rotoli. Nenad è intelligente, ma subisce la violenza dei bulli nella nuova scuola. Questi ultimi lo hanno picchiato, minacciato e preso in giro perché tutti sapevano che arrivava da una scuola per persone con ritardo mentale grave.
L'avvocata di Nenad è una donna forte, carismatica, che lo ha sostenuto e spronato anche quando Nenad doveva rifare il test di intelligenza. Questa prova ha terrorizzato letteralmente il povero ragazzo, in quanto temeva di risultare ancora una volta un ritardato. L'avvocata in questo è stata invincibile, ha invitato vivamente il ragazzo a rifare il test sostenendo che: se una persona ha un ritardo mentale non può cavarsela a vivere in modo così indipendente come ha fatto Nenad fino ad ora.
Il risultato dei test è arrivato dopo 2 settimane e il test non solo ha attestato che il ragazzo è perfettamente normale, ma ha detto che alcuni errori sono dovuti al fatto che non ha ricevuto un'educazione adeguata. Nel test infatti c'è per esempio un errore per colpa di una parola francese che non lui non era in grado di comprendere.
Dopo i risultati del test è iniziata una lunga estenuante battaglia legale tra Nenad contro tutto lo stato della Renania. L'avvocato dell'accusa ha sostenuto coraggiosamente che chiunque uomo dotato di buon senso avrebbe dovuto capire le potenzialità del ragazzo. L'avvocato della difesa ha provato ovviamente a dimostrare il contrario. Nenad e l'avvocato hanno combattuto per quattro lunghi, interminabili anni e poi si è atteso il verdetto da parte della corte.
Dopo anni di lotte Nenad ha vinto la causa, ma lo stato ha disposizione alcuni mesi di tempo per fare ricorso. Lo stato è condannato a pagare al povero ragazzo 60000 euro e dopo alcuni mesi ha accettato la sentenza, ha piegato la testa e non si è avvalso della possibilità di fare ricorso.
Oltre a piegare la testa, lo stato per me dovrebbe essere condannato a pagare molto di più, perché vedete io ho i miei difetti, ma avrei dato la vita per difendere la mia tesi. Vedo la mia educazione come la figlia che non ho mai avuto e quando qualcuno toglie il diritto allo studio ad un bambino indifeso, profugo di guerra io... ho come una strana indomabile sete di giustizia.
Questa storia mi ha fatto vedere i sorci verdi della rabbia, perché il diritto all'educazione deve essere garantito a tutti e se un test di intelligenza era andato male, si poteva semplicemente rifarlo. Sarebbe stato sufficiente quello per capire che il ragazzo era solo timido e straniero, cosa che ha fatto inviperire l'avvocato della difesa. Quest'ultima su questo punto è riuscita letteralmente a domare i leoni, non ha sentito ragioni e ha attaccato a spada tratta. Il manager della scuola dove avevano mandato Nenad si è comportato come un codardo rifiutandosi ad un certo punto di parlare del caso di Nenad. Complimenti per il coraggio, tu si che sei un uomo!!!
Nenad per ora ha trovato lavoro e cerca di convincere il datore di lavoro a mandarlo nel sistema duale. Quest'ultimo sistema permette ad una persona di qualificarsi e lavorare, nel sistema duale una persona impara un mestiere e il datore di lavoro paga, in genere, uno stipendio minimo.
In bocca al lupo di cuore Nenad, che tu possa raggiungere la felicità!
Nessuno neanche il mio peggior nemico merita che un diritto così basilare gli sia tolto.
Alessandra.
Fonti:
✅ Entschädigung für Ex-Förderschüler - Land NRW akzeptiert Urteil
✅ Ein Schüler verklagt den Staat - Nenad und das Recht auf Bildung
✅ Schüler Nenad verklagt den Staat | WDR Doku
