Stella di Natale ~ home sweet home~

In questi giorni sono a casa dei miei genitori, ma è sempre casa mia. Ogni volta che ritorno amo stare nella piccola veranda antistante la mia, ormai, ex cameretta e analizzo le piante che i miei hanno lì dentro. La veranda ha un’esposizione continua al sole da dove è possibile scorgere il mare. La cosa mi rilassa tantissimo, ha lo stesso effetto di un giardino zen. In special modo, sotto il periodo natalizio amo soffermarmi sulla stella di Natale, così comunemente chiamata. Il nome scientifico è euphorbia pulcherrima , ed altro non è che una pianta ornamentale molto regalata in questo periodo. In casa mia questa pianta vive tutto l’anno, viene accudita in maniera zelante proprio dai miei genitori, tanto che riesce a vivere anche per molti anni. Come stavo dicendo, la visione di questa pianta mi catapulta immediatamente a ricordi che avevano come protagonisti persone che ora non ci sono più, i miei nonni, alcuni zii, i parenti che non frequenti più, i bambini che eravamo e che ora non siamo più. Quanti rami di stelle di Natale abbiamo rotto da piccoli, quante riparazioni abbiamo cercato di rimediare alla meno peggio, quante sgridate e punizioni abbiamo ricevuto a seguito di questi disastri. Ho ancora fissa nella mente quella goccia di latte (almeno a me questo sembrava) che scivolava giù dalla ferita inferta alla pianta... e mi sentivo in colpa, perché se da un lato le sgridate mi facevano tremare dall’altro lato pensavo quanto la pianta provasse dolore... cose da bambino, locus amoenus dell’anima. E così tra un ricordo e un altro ci avviamo pesantemente al Natale! image image

~foto dell’autore~
Veranda di casa mia

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