(ENG/ITA) The monster called Orban first part / Il mostro chiamato Orban prima parte

Il mostro chiamato Orban

La sinistra italiana, o meglio quello che rimane, in occasione dell’incontro fra Matteo Salvini e il primo ministro ungherese Viktor Orban ha protestato in piazza San Babila a Milano.
Un giusto esercizio di democrazia per esprimere il proprio dissenso nei confronti di chi ha fatto della lotta all’immigrazione uno dei suoi cavalli di battaglia.

Oggi chi cavalca l’onda anti-immigrazione ottiene alle elezioni politiche un ottimo dividendo per questo molti stanno cavalcando il tema.

Sicuramente a livello storico l’ascesa delle destre al potere non ha portato buoni auspici, ma chi fino a qualche tempo fa aveva il comando delle operazioni, ha evidentemente commesso degli errori che oggi si traducono in una poderosa virata a destra da parte delle masse.

Facciamo un piccolo riepilogo:
In Ungheria Orban è nel suo quarto mandato come premier, dopo aver vinto le elezioni ad aprile.
In Italia Salvini è costantemente in ascesa e strappa consensi a destra e sinistra.
In Polonia, dal 2015 abbiamo al potere un partito di estrema destra ed euroscettico, Diritto e Giustizia (PiS).
Poi abbiamo Repubblica Ceca e Slovacchia che fanno parte del “gruppo di Visegrad” quindi allineate a politiche euroscettiche e anti-immigrazione.

Se nei sopra citati paesi l’influenza delle politiche “populiste” è conclamata, possibilità di contagio nel resto d’Europa sono tutt’altro che remote.

In Germania l’Afd, Il partito di destra populista e xenofoba Alternative fuer Deutschland, in tre anni ha triplicato i voti, in agguato in Francia c’e’ sempre il Front National di Marine Le Pen, in Austria la maggioranza di governo guarda decisamente a destra.
Da sottolineare che mentre le destre avanzano in tutto il vecchio continente, ci sono due pesi massimi che, pur stando fuori dal ring, guardano con una certa simpatia l’evoluzione politica in Europa.
Parlo dello spauracchio Donald Trump e di quell’altro demonio di Vladimir Putin.
Tempi duri per gli europeisti, una valanga sembra poterli travolgere, soprattutto in vista delLe prossime elezioni europee, che si terranno dal 23 al 26 maggio 201

FONTE:
https://www.labparlamento.it/thinknet/elezioni-europee-si-vota-dal-23-al-26-maggio-2019/

Fine prima parte

The monster called Orban

The Italian left, or rather what remains, on the occasion of the meeting between Matteo Salvini and the Hungarian prime minister Viktor Orban protested in Piazza San Babila in Milan.
A fair exercise of democracy to express its dissent against those who have made the fight against immigration one of its flagships.

Today, those who ride the anti-immigration wave get a very good dividend in the general election, which is why many are riding on the subject.

Surely on the historical level the rise of the right to power has not brought good wishes, but who until recently had command of operations, has obviously made mistakes that today result in a massive turn to the right by the masses.

Let's make a small summary:
In Hungary Orban is in his fourth term as premier after winning the elections in April.
In Italy Salvini is constantly on the rise and tears right and left consents.
In Poland, since 2015 we have in power a party of extreme right and Euro-skeptic, Law and Justice (PiS).
Then we have the Czech Republic and Slovakia, which are part of the "Visegrad group", then aligned with Euro-skeptic and anti-immigration policies.

If in the above mentioned countries the influence of "populist" policies is clear, the possibility of contagion in the rest of Europe is anything but remote.

In Germany the Afd, the populist and xenophobic right-wing party Alternative fuer Deutschland, in three years has tripled the votes, lurking in France there is always the Front National of Marine Le Pen, in Austria the majority of government looks decidedly to the right.
It should be emphasized that while the rights are advancing throughout the old continent, there are two heavyweights that, while standing outside the ring, look with a certain sympathy for the political evolution in Europe.
I'm talking about the scarecrow Donald Trump and that other demon of Vladimir Putin.
Hard times for the Europeanists, an avalanche seems to overwhelm them, especially in view of the upcoming European elections, which will be held from 23 to 26 May 201

SOURCE:
https://www.labparlamento.it/thinknet/elezioni-europee-si-vota-dal-23-al-26-maggio-2019/

End of the first part