Criptovalute private [Originale Partiko #2]


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Ciao a tutti steemians!

Sono appena tornato da lavoro ed è di nuovo tempo per un articolo toccata e fuga prima di prepararmi per il mio solito allenamento odierno!

Ultimamente mi capita di leggere molti articoli d’oltreoceano che riportano la volontà di numerose aziende di creare la propria “criptovaluta”.

Le virgolette sono d’obbligo, mi sono messo ad analizzare ciò che davvero contraddistingue una moneta virtuale per essere considerata “cripto”.

Partiamo dagli albori, sono un grandissimo appassionato di videogiochi, ho spolpato valanghe di titoli su Steam e su console casalinga, fin da quei tempi il concetto di moneta virtuale aveva un suo funzionamento all’interno dei videogiochi.
È sufficiente pensare ai vecchi Microsoft Points, che permettevano di utilizzare una moneta virtuale all’interno del marketplace Xbox, cioè all’interno di un contesto chiuso.

Ma allora cosa contraddistingue una criptovaluta?

Personalmente considero criptovaluta un token digitale il cui possesso e utilizzo è crittograficamente completamente nelle mani dell’utente finale ovvero colui che possiede la chiave crittografata dei fondi del proprio wallet, come la master key su Steem o una mnemonica Bitcoin.

Ecco che a mio avviso quando si parla di “cripto” aziendali...da una parte non so se sorridere perché volutamente si intende distorcere il concetto vero e proprio di criptovaluta, dall’altra mi rendo conto che l’argomento è ancora ostico per l’utilizzatore medio di internet quindi un eventuale FBCoin potrebbe rivelarsi un grande successo agli occhi di Mario Rossi che posta foto del suo gatto per il semplice fatto che ottiene qualcosa che prima non aveva, nonostante di fatto sia solo una rappresentazione digitale di una valuta fiat, emessa privatamente e confiscabile in qualsiasi momento dall’ente di emissione.

Secondo voi potrebbero davvero avere un futuro?

  • Fedesox
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