Viaggiare nello spazio è ambizione e desiderio di molti, ma il viaggio che si svolge nel tempo ha un suo fascino paradossalmente antico, eppure futuribile.
@serialfiller, con la sua immaginifica e multiforme opera, ci porta in uno spaziotempo indefinito e mutevole.
I cloni non sono tutti uguali? Pare di no, così come non è uguale la percezione che di essi hanno gli uomini del futuro, siano essi "Pirati dell'anima" o "figli di Adamo".
In un certo qual modo, questa narrazione così sussultoria, a tratti sconcertante, può ricordare "Lo spazio delle varianti" di Vadim Zeland, anche se si sposta su un piano ben diverso dal transurfing vero e proprio.
Multiformità dei punti di vita, questa è forse la maggiore similitudine con l'opera di Zeland e, come questa, può essere fortemente stimolante per un lettore onnivoro, ma tendenzialmente insoddisfatto.
Con questo lavoro, partecipo al contest "Contesteem: una storia mai scritta", di @serialfiller, per la sezione PREFAZIONE