Discorsi sulla metafisica

Metafisica, dal greco "Μετά τα φυσικά", dopo i libri di fisica, è un termina coniato da Aristotele che, nella sua enorme produzione culturale, spaziava nei campi più vari.
Mi ha sempre affascinato questa parola che a volte viene usata a sproposito.
In fondo l'essere umano, nel suo evolversi, non può fare a meno di alzare gli occhi, dirigerli anche verso ciò che non si può vedere, ma dirò di più : anche verso ciò della cui esistenza non siamo certi.
O ancora ed inoltre : verso le cose che non si possono definire.
La fisica viene prima, non solo in ordine cronologico, ma, soprattutto, nella capacità di comprensione della mente umana. Che essa stessa [la mente] ha valenza metafisica.
Certo, se cervello e mente si potessero identificare, la questione sarebbe semplice e "fisica". Ma non è esattamente così.
Il quid delle funzioni superiori, della vita psichica non materiale, non è ancora abbastanza conosciuto da poter dare risposte esaustive.
Non parliamo poi di problematiche ancora più complesse e non definibili, quali l'esistenza del divino e tutto ciò che ne deriva.
Moltissimi pensatori si sono interessati di metafisica.
Un capolavoro di raffinati ragionamenti è senza dubbio Meditazioni Metafisiche di Cartesio, non perchè se ne debbano condividere le conclusioni, ma semplicemente perchè la maniera che ha il filosofo di condurci con sè nei suoi ragionamenti non ha uguali.
Le Meditazioni Metafisiche sono un ragionamento

sulla filosofia prima, nelle quali sono dimostrate l'esistenza di Dio e la distinzione reale tra l'anima e il corpo dell'uomo >
Origine del dualismo cartesiano, senza dubbio, ma comunque meritevoli di una attenta lettura.
Descartes non è certo di nessuna azione che non sia il pensare ed alla base del suo pensiero c'è il dubbio, il "dubbio iperbolico", dubitare dell'indubitabile, anche se poi "solo un'idea oscura e confusa può portare a pensare che Dio sia ingannatore".

Io sono, io esisto, questo è certo; ma per quanto tempo? Invero per tanto tempo per quanto penso>

e ancora :

Tutto quel che pensa esiste.
Io penso.
Dunque io esisto

Questo per Cartesio non è un sillogismo, ma una "nozione prima", una sorta di "mi sperimento esistente nell'atto di pensare".
La mente è il pensiero, ma il corpo l'estensione.
E Dio?
Il ragionamento cartesiano ne sostiene l'esistenza. Così come quello di molti altri filosofi la confuta.

E noi meditiamo sulla metafisica, sull'esistenza, sul dubbio ...

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