Partiamo col definire che cosa significa essere vegetariani.
Immagine CC0 creative commons
- Dieta Latto-ovo-vegetariana
- Dieta Vegana
I vegani sono coloro i quali, oltre a non consumare carne e pesce, fanno a meno di assumere anche ogni tipo di derivato animale, ammettendo il solo consumo di alimenti di origine vegetale.
Molteplici sono e sono state le questioni sollevate da chi sostiene che la dieta vegetariana sia incompleta per carenza di proteine e per apporto nutrizionale bilanciato, con particolare riferimento all'alimentazione vegana e alla totale mancanza di assunzione della Vitamina B12.
Immagine CC0 creative commons
Nel 2009, la American Dietetic Association ha espresso in maniera specifica la sua posizione in merito alle diete vegetariane.
L'Associazione evidenzia come le diete appropriatamente pianificate , incluse quelle vegane, siano salutari, nutrizionalmente adeguate e possano fornire benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune malattie.
L'alimentazione di tipo vegetariano si è dimostrata appropriata per persone durante tutte le fasi del ciclo di vita, tra cui la gravidanza, l'allattamento, l'infanzia e l'adolescenza. Inoltre, anche per gli atleti.
Sono stati anche rivisti i dati relativi ai nutrienti chiave per i vegetariani.
Tra questi:
- proteine
- acidi grassi n-3 (o Omega-3)
- ferro
- zinco
- iodio
- calcio
- vitamine D e B-12
Lo studio stabilisce che una dieta vegetariana può soddisfare le attuali raccomandazioni per tutti questi nutrienti e che, in alcuni casi, integratori o cibi specifici possono fornire quantità utili di nutrienti importanti.
La ricerca ha poi dimostrato che le diete vegetariane possono essere nutrizionalmente adeguate in gravidanza e portare sviluppi positivi per la salute sia della mamma che del feto.
Inoltre, i risultati hanno evidenziato un'importante correlazione: la dieta vegetariana è associata a un minor rischio di morte per cardiopatia ischemica.
I vegetariani, inoltre sembrano avere livelli di colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL) più bassi, pressione sanguigna più bassa e tassi più bassi di ipertensione e diabete di tipo 2 rispetto ai non-vegetariani.
Inoltre, tendono ad avere un indice di massa corporea più basso e tassi di affezioni tumorali più bassi.
Le caratteristiche di una dieta vegetariana che portano a ridurre il rischio di malattie croniche, si basano su un basso apporto di grassi saturi e colesterolo e un maggior apporto di frutta, verdura, cereali integrali, noci, prodotti a base di soia, fibre.
C'è però da considerare che la variabilità delle pratiche alimentari tra i vegetariani rende essenziale la valutazione individuale dell'adeguatezza della dieta.
Oltre a valutare la completezza e la correttezza del quadro nutrizionale, i professionisti dell'alimentazione e della nutrizione possono anche svolgere un ruolo chiave nell'educare i vegetariani su fonti di nutrienti specifici, acquisto e preparazione di alimenti e modifiche dietetiche per soddisfare i loro bisogni.
Immagine CC0 creative commons
Un'altra ricerca, condotta presso l'Istituto per la chimica clinica e la farmacologia clinica di Bonn in Germania, invece, mira a sottolineare la buona influenza che un'alimentazione di tipo vegetariano dimostra di avere sull'assorbimento e sintesi del colesterolo, rispetto a soggetti onnivori.
Le evidenze sono le seguenti:
I latto-ovo-vegetariani assorbono il 44% in meno di colesterolo e ne sintetizzano il 22% in più, senza mostrare differenze nei dati relativi al colesterolo totale e a colesterolo LDL.
I soggetti vegani assorbono il 90% in meno di colesterolo, ne sintetizzano il 35% in più e hanno un colesterolo totale simile, ma un colesterolo LDL del 13% più basso.
Per concludere, riporto un interessante studio, sempre compiuto in Germania, ma in questo caso, presso la Divisione di Oncologia di Heidelberg, che mette a confronto l'insorgere e il rischio di neoplasie colorettali avanzate, in associazione ai diversi modelli alimentari.
Una ricerca compiuta su larga scala, che ha incluso circa 15000 pazienti, di cui circa il 10% affetti da neoplasie colorettali avanzate, ha dimostrato la correlazione diretta tra sana alimentazione e riduzione dell'insorgenza della patologia.
Sono state richieste informazioni sui fattori di dieta e stile di vita attraverso dei questionari e gli esaminati sono stati sottoposti a colonscopia.
Un comportamento alimentare sano, anche se non specificamente vegetariano, ma molto vicino a questo stile di alimentazione, era associato a una minore prevalenza di neoplasie colorettali avanzate.
Grazie a tutti per l'attenzione e alla prossima
Fonti e bibliografia
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19562864
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29427539
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29477967
GM