Dopo lunghi mesi, eccoci finalmente (alla buon'ora...) con la seconda puntata del PANAMA BLOG!! C'è qualcuno fra voi, appassionato di numismatica, interessato a scoprire alcune monete panamensi edizione speciale? La valuta corrente di Panama è il Balboa, che è una divisa virtuale poiché a tutti gli effetti è il dollaro americano (USD). Anzi, per capirci meglio, è il dollaro statunitense per quanto riguarda le banconote e le monete comuni; di tanto in tanto, in aggiunta, il creativo governo panamense stampa ed emette (in moneta) alcuni balboa carini, colorati e "pucciosi" che assomigliano molto al denaro di un gioco da tavolo.
Quelle che vedete sulla destra nella foto di copertina, sono monete da un balboa, ovvero un dollaro, che qui vengono chiamate con il cognome dell'ex presidente che ne ha voluto l'esistenza, ovvero Riccardo Martinelli.
Queste che vedete, in particolare, recano tutte come anno di stampa il 2019, sebbene siano state stampate lo scorso anno in occasione dell'imminente Jornada Mundial de la Juventud, ossia la Giornata Mondiale della Gioventù, un evento a sfondo religioso/cattolico in programma dal 22 al 27 gennaio, che consiste in un raduno a livello mondiale sul tema, della durata di cinque giorni, al quale sarà presente come protagonista principale niente meno che Papa Francesco.
Immagine CC BY-SA 4.0 Wikimedia a lato
Già in questi giorni migliaia di giovani (e meno giovani) cattolici stanno invadendo Panama, giungendo da ogni parte del mondo; non soltanto nella città capitolina dove avrà luogo l'evento, ma in realtà un po' ovunque, accolti dalla popolazione locale con feste, balli, canti e grida di giubilo.
Come dicevo, le monete dedicate a quello che per Panama sarà un importantissimo evento, presentano, un po' come accade per gli euro, una faccia uguale comune a tutte che raffigura l'emblema della patria - Immagine Wikimedia CC0 a lato - e l'altra raffigurante invece almeno quattro diverse chiese o edifici religiosi di Panama City, nonché in basso ed in piccolo il logo dell'evento il cui comodo acronimo è ovviamente JMJ.
Una di queste, è stata addirittura stampata policroma ed è completamente dedicata al suddetto logo! La potete vedere nella foto sottostante.
Quelle in parte colorate, che vedete sulla sinistra della foto di copertina, sono tutte monete da 0.25 balboa, ovvero 25 centavos (centesimi), tutte stampate nel 2016, in occasione di sei importanti anniversari e ricorrenze del recente passato panamense e del suo celeberrimo canale. Nello slang locale, che spesso affonda le sue radici negli anni in cui la massiva presenza dell'esercito USA sul territorio nazionale si faceva ampiamente sentire, più nel male che nel bene, vengono chiamate "cuara", ovvero una sorta di abbreviazione storpiata della parola inglese "quarter" che le genti di Panama sentivano pronunciare dagli invasori gringo quando facevano riferimento al quarto di dollaro.
A proposito, piccola parentesi su altri due "termini" dello slang panamense provenienti dalla stessa "radice" di cuara.
Vi è una cittadina chiamata Arraiján nei pressi di Panama City che si trova qualche chilometro a Nord Ovest della capitale, una volta passato il Puente de Las Americas sopra alla foce del canale sull'Oceano Pacifico, che di fatto unisce l'America del Sud all'America del Nord.
Il nome di questa città viene dall'inglese "At Right hand" (sulla mano destra), espressione probabilmente usata dai gringo per indicare l'ubicazione di tale luogo che nelle descrizioni doveva certamente trovarsi "alla mano destra". Rispetto a cosa però, non lo sappiamo con certezza.
L'altra parola fantastica è "Camarón", che molti sapranno nello spagnolo latino significa letteralmente gamberetto. A Panama però, ha due significati, in quanto questo termine viene usato anche per indicare un "lavoretto veloce e piuttosto facile, utile a guadagnarsi qualche soldo". Perché? La spiegazione la ritroviamo in questa scenetta: immaginatevi un umile ragazzo panamense che va a chiedere in giro se qualche facoltoso statunitense presente sul territorio ha da procurargli lavoro. Quest'ultimo gli risponde che: "Al momento no amico, ma ehi, COME AROUND e prima o poi vediamo cosa possiamo fare per te"!
Quindi, dopo svariati tentativi, ecco nascere la domanda in puro slang: "Ey, uté (usted) tiene un camarón pa (para) mi"?
Ok, torniamo alle nostre monete.
Eccole numerate da 1 a 6 nella foto qui sotto:
La N.1 con la bandiera è dedicata al passaggio ufficiale del Canale di Panama sotto bandiera panamense, avvenuto alla mezzanotte del 31 dicembre 1999. Prima di quel momento, il celebre canale, immensa opera ingegneristica che collega de facto l'Oceano Pacifico con il Mar dei Caraibi, batteva bandiera USA. Avvenimento di grande importanza per l'intero paese, che da quel momento in avanti può finalmente godere dell'intero ammontare dei cospicui introiti finanziari apportati dal simbolo di questa nazione.
La N.2 è dedicata all'ampliamento del Canale, il quale necessitava il raddoppio dell'unica "linea" da percorrere attraverso l'istmo, per ragioni di portata e capienza giornaliere. Un altro enorme passo avanti verso il futuro compiuto da Panama. I lavori, iniziati nell'anno 2007, sono ufficialmente terminati proprio nel 2016.
La N.3 è dedicata all'avvenimento più antico di tutti, ovvero all'inaugurazione ed al primo transito avvenuto nel canale il 15 di agosto del 1914, ad opera del mercantile a vapore Ancón. Per completare la celebrazione dello straordinario evento, una collina nei pressi dello sbocco del canale sul porto di Balboa, poco più in là delle Chiuse di Miraflores, è stata battezzata con lo stesso nome della prima nave transitata nel neonato passaggio.
La N.4 è dedicata "semplicemente" al centesimo anniversario dell'inaugurazione del canale (1914 - 2014) sotto al motto "UN SIGLO UNIENDO AL MUNDO" (UN SECOLO UNENDO IL MONDO).
La N.5 Idem come la numero 4, ma senza il motto :)
La N.6 ci ricorda la data del 1907 come l'anno in cui cominciò ufficialmente la costruzione del Canale di Panama, il nuovo stato separatosi dalla Colombia appena quattro anni prima, nel 1903.
Dopo mille peripezie ed un primo tentativo francese cominciato nel 1881 e finito malissimo qualche anno più tardi, finalmente gli Stati Uniti d'America concessero il permesso al nuovo e riconosciuto stato di avere il suo canale; in cambio, il governo USA si riservò in concessione entrambe le sponde del nuovo canale ed alcuni territori/quartieri limitrofi al cantiere nella città capitale, i quali ancora oggi portano nomi anglofoni e sembianze nordamericane. Su tutti, i celebri quartieri di Clayton e Albrook.