L’amore ti fa perdere la testa
Passeggiare lungo la riva della Senna sul fare della sera, non era certo quello che desiderava fare in quel periodo Marie, ma quelli erano tempi difficili e bisognava correre anche dei rischi se si credeva veramente nella lotta per la giustizia e la libertà. Si sentiva consolata dal fatto che non era sola, c’era Adeline la sua migliore amica. La loro missione era “semplice”, incontrare il Gufo, uno dei più temibili e ricercati eversivi dell’intera Parigi. Il Gufo avrebbe dato istruzioni da impartire ai rivoltosi, pronti da giorni ad armarsi e scagliarsi contro il re e tutto ciò che esso rappresentava. Solo poche persone conoscevano il volto e la vera identità del Gufo e in quella afosa e umida serata di luglio le due ragazze si sarebbero aggiunte all'elenco, firmando inevitabilmente un patto di sangue con i rivoluzionari.
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Per farsi coraggio e ingannare il tempo, Marie si mise a raccontare all'amica la fine della sua storia d’amore con Fabien,
“ Sai, la fine di una relazione non è mai un'esperienza piacevole, soprattutto quando uno dei due è ancora innamorato”
“ Pensi ancora a lui! Dopo che ti ha tradita e scaricata in quel modo? Ecco perché ultimamente ti trovo così depressa”
“ Ho detto questo! Io pensare a Fabien? Veramente soffro d’insonnia e mi sento anche un po’ debole. Questo probabilmente è dovuto al fatto che ultimamente al posto del pane, mangiamo solo brioche. Non vedo l’ora che finisca questo brutto periodo” .
L’amica esclamò allargando le braccia,
“ Come guarire dai cuori infranti e curare il mal d'amore, sembra il titolo di una commedia”
“ La nostra relazione durava da due anni e mezzo. Secondo me, era ancora innamorato della sua ex. Vorrei scordarmi al più presto di lui, ma non ci riesco”
“ Ti posso dare un suggerimento? Pensa intensamente a qualcosa di fastidioso che faceva abitualmente, magari te lo fa dimenticare. E non dire che amavi anche i suoi difetti!”
“ Di difetti ne ha tanti. Vediamo, cosa detesto di lui, oltre a essere un nobile. Quel suo amico, quel marchese De Sade, insopportabile, quando erano insieme erano proprio due idioti. Inoltre era fastidioso quando ostentava la sua nobiltà per mettermi a disagio” .
Dirigendosi verso la fortezza della Bastiglia, Marie spiegò,
“ Per un periodo ho accettato anche il fatto che non provava per me gli stessi sentimenti di un tempo. Ero convinta che con il passare dei giorni, le cose si sistemassero da sole. Ma il tradimento no, quello proprio no!”
“ Cosa? Secondo te è lecito amare qualcuno, anche se non si è ricambiati?”
“ Non lo so. Mi faceva sentire importante, mi portava nei migliori palazzi di Parigi. Una volta sono stata anche a Versailles. Forse ero innamorata anche di quello. Sono ancora in collera con lui, ma sono anche in ansia. Da due settimane che non ho sue notizie” .
L'altra ribatté,
” Per i nobili venire nel quartiere è sempre più difficile, tira una brutta aria”
“ C’è chi dice che gli mozzeranno le teste con quella nuova macchina infernale. Povero Fabien. Spero per lui che sia lontano da Parigi. So che si è unito alle guardie del re, che deficiente!”
“ Distrarsi è la cosa migliore per le pene d’amore”
“ Certo, la situazione in città non è il massimo, anche solo pensare di divertirsi come un tempo è complicato”.
Adeline commentò sconsolata,
“ Non so da quanto tempo non ascolto musica, non vado più a teatro o non vedo amici, insomma un po’ di corteggiamento. Capisco che ora la priorità è avere un pasto decente, ma cosi è troppo. Almeno tu amica mia, hai avuto Fabien. Forse ci vuole un’emozione forte per entrambe, ecco perché siamo qui” .
Marie troncò sorridendo,
“ Sì, un’emozione forte. Una rivolta e far saltare qualche testa, queste si che sono distrazioni”.
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Il Gufo attendeva le “spie” rivoluzionarie nel punto prestabilito, all'incrocio vicino al ponte che portava direttamente all'ingresso principale della fortezza. Le due ragazze individuarono l’uomo e più che si avvicinavano a lui e più restavano esterrefatte. Il Gufo era il Signor Bernard, il sarto del quartiere. Dopo l’imbarazzo iniziale tra i tre, segui un breve cenno di saluto. L’uomo esordi con la parola d’ordine prestabilita,
“ Liberté “.
Le ragazze risposero titubanti,
“Égalité”
“Fraternité”.
La sorpresa di scoprire che il temibile rivoluzionario ricercato dalle guardie del re era l’insospettabile Bernard durò meno di un minuto. Il Gufo raccontò, che di armi c’erano in abbondanza ma che bisognava assaltare “'Hotel des Invalides” e impadronirsi dei fucili. Quello era compito dei trentamila rivoluzionari che il mattino successivo con la complicità dei soldati vicini alla causa, avrebbero dato il via alla rivolta. Schiarendosi la voce prosegui,
“ Manca la polvere da sparo. L’obiettivo successivo è la Bastiglia e il suo deposito di esplosivi”.
Adeline,
“ Come possiamo essere d’aiuto?”.
L’uomo, guardandole fisse in volto spiegò,
“ Ascoltate, sono già pronti quindicimila “cittadini” nel nostro quartiere. L’appuntamento è, tutti qui per le due del pomeriggio. Ovviamente senza creare il minimo sospetto, portate questo messaggio a chi compete. Per i nobili e le guardie del re domani sarà il giorno della resa dei conti. Pagheranno con la morte!”.
Marie,
“ Sarà fatto. Altro?”.
L'uomo rispose,“ Mi piange il cuore, vedere il nostro popolo oppresso. La nostra causa è giusta, da domani avremo un paese diverso e migliore. Ci sarà un futuro anche per le nuove generazioni. Cosi che due belle ragazze come voi, dovranno pensare solo a vivere serene, in pace e a far perdere la testa ai giovanotti”.
Marie sospirò, pensando al destino del “povero” Fabiene, ed esclamò,
“ L’amore! E’ L’amore che ti fa perdere la testa”.
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Con questo racconto partecipò a: theneverendingcontest n° 16 S1-P4-I1 – Contest
Il tema e l'ambientazione sono quelli proposti da @moncia90, vincitore del contest n° 15 S5-P3-I1:
Tema: Amore;
Ambientazione: Rivoluzione Francese.