Fino a poche ore fa facevo parte di un gruppo di chat su facebook, tutti i membri conosciuti tramite
il web, grazie a un mio vecchio account youtube, quasi 2 anni fa. All'epoca non ero cosciente della loro età anagrafica, tutti maggiorenni, ma purtroppo avevano un età compresa tra i 18 e i 20 anni. Per me non è mai stato un problema, per carità, ma purtroppo ero anche un po' fuori luogo, ne avevo 28.
Ora raggiunti i 30 anni questo tipo di amicizie mi stava diventando pesante, ovviamente 8/10 anni di differenza ora si fanno sentire. Erano pochi gli interessi comuni, loro hanno la fortuna di vivere con i genitori, io no; quindi i miei interessi, la mia mentalità, le esigenze, i problemi son distanti anni luce da loro. I principali interessi erano e sono: cinema (per carità piace anche a me, ma son più di 10 anni che non ci metto piede, più per esigenze economiche), manga, fumetti, youtube e sciocchezze varie.
Cose che per me hanno poco significato e relazionarmi con chi ha interessi diversi dai miei era diventato alquanto difficile, anche perché ora la vita mi sta dando un altro problema da affrontare. Molto intensa e leggermente problematica, quindi solo il pensiero di dover confrontarmi con ragazzini era diventata un po' una frustrazione-
Volevo confidarmi, ma quanto avrebbero capito. Quando vedevo che c'era più movimento, cercavo di inserirmi, ed improvvisamente solo in 2/3 rispondevano, gli altri si dileguavano. Quindi mi son chiesta più volte: "starò sul c...o?"
Non voglio fare di tutta l'erba un fascio, per carità, ma quando ci sono troppi anni di differenza (lo vedo tra me e il mio attuale compagno che ci sono 19 anni di differenza) la questione è ben diversa. Un po' li invidio. Non avere problemi di un'eventuale mutuo, bollette da pagare, un leasing da pagare, e altro ancora. Beati loro che possono tornare a casa e trovarsi pappa pronta, bollette e cose varie già pagate e avere il tempo di approfondire quello che più gli piace, mentre ho giusto il tempo di respirare.
Son contenta di avere un compagno che lavora, che abbia le mie stesse passioni, anche se ci scontriamo di tanto in tanto, e che un piatto caldo il week end me lo faccia sempre trovare.
Mi guardo sempre indietro e mi chiedo se la vita io l'abbia vissuta come loro, con spensieratezza. Invece no, non me la son goduta, iniziando a lavorare a 13 anni, anziché fare la ribelle; poi mi guardo ora e mi dico che ne è valsa la pena e che il passato non si può modificare e che ognuno di noi è diverso.
Ogni tanto penso anche se tutto quello che ho fatto era giusto, se dovevo rischiare di più, osare di più, del tipo andarmene col mio compagno e incominciare una vita nuova diversa in un altro paese.
Chi lo sa, forse è la vita stessa che ci sta stretta, tanti eventi che ci plasmano ogni istante, che ci fa riflettere parecchio.