Con il sorriso - 11° parte


Immagine CC0 creative commons

L'infermiera mantenne fede alla propria promessa, distinguendosi per un'effettiva preparazione nettamente superiore rispetto alle sue colleghe, fu lei direttamente, con una manualità eccellente, a togliere dopo un paio di giorni il catetere al ragazzo, ed aiutarlo nei primi momenti per recarsi alla toilette, istruendo successivamente la stessa Marina su tanti piccoli problemi che sarebbero potuti sopraggiungere, rinnovando costantemente il consiglio di sottoporsi ad ulteriori accertamenti, in quanto le condizioni generali della zona genitale non erano, a suo avviso, delle migliori.

Raccomandò anche estrema prudenza nella ripresa dell'attività sessuale, dispensando accorgimenti per ridurre al minimo l'insorgenza di future complicazioni.

I giorni passavano lenti, Claudio migliorava rapidamente, aveva incominciato a fare anche piccoli tratti in autonomia, ma quando arrivava Marina si sentiva letteralmente rifiorire, contava i giorni che mancavano alle dimissioni, ormai era questione davvero di poco.

Un pomeriggio mentre stava guardando lo smartphone, ricevette uno strano messaggio, che conteneva la seguente comunicazione.....

"Non perdere tempo ad identificarmi, questo cellulare è stato rubato, considera che un amico ti doveva un favore, e si sdebita inviandoti il successivo filmato, penso che possa essere di grande interesse per te..."

Claudio era perplesso, non intuendo minimamente il contenuto del video, la sua curiosità venne soddisfatta nel giro di pochi istanti, giusto il tempo di trasferimento delle immagini.

Scena notturna, il tratto di strada immediatamente precedente a casa sua, la ripresa si fa un po' movimentata, avvicinamento verso due veicoli in mezzo alla carreggiata, ma.....ma..... la sua Ducati Monster è ferma in mezzo alla strada!!!! Era la ripresa della parte finale dell'incidente, Claudio era già volato nella scarpata, ma la vettura che aveva causato l'incidente era ancora lì, ferma nel punto dell'impatto, fari spenti, improvvisamente scende il conducente, sembra una persona nota, Claudio ferma l'immagine, non distingue bene, riporta indietro di qualche secondo la ripresa, e contemporaneamente allarga l'obiettivo al massimo, ripete l'operazione per tre volte, stentando a credere a quanto stava vedendo, ma alla fine era certo, Franco, il marito di Marina, era il pirata della strada che lo aveva investito, sicuramente volontariamente, in quanto nelle scene successive, dopo essere sceso dalla vettura, si dirige verso il ciglio della strada, guardando in direzione del luogo dove presumibilmente era caduto il ragazzo, per risalire prontamente nella vettura e allontanarsi sgommando, dopo una rabbiosa retromarcia per liberarsi dalla moto che si era incastrata nella carrozzeria dell'automobile.

Era stato lui, impensabile ma era stato lui, le semplici congetture che erano state avanzate si era trasformate improvvisamente in prove schiaccianti, quella carogna di Franco si era scontrato premeditatamente con Claudio, causandone il volo nella scarpata con gravissimo rischio per la propria incolumità e per la sua stessa vita.

Arrivò un terzo e definitivo messaggio, nel quale il misterioso amico diceva che il vero regista del video era stato attirato dal fortissimo rumore dell'impatto tra i due veicoli, era parcheggiato sullo stesso lato della carreggiata da dove partì la vettura a fari spenti, intento ad amoreggiare con la sua donna, vedendo i due mezzi fermi istintivamente riprese la scena, scendendo dalla propria vettura ma senza farsi notare, intento a documentare tutto quanto, anche insospettito dalle movenze del conducente dell'autovettura, non venne visto a causa della scarsa illuminazione e della partenza rombante ancora a fari spenti della macchina, che risultò in seguito rubata.

Claudio chiamò immediatamente Marina, informandola dell'accaduto, che in tutta risposta voleva andare a denunciare tutto quanto alle Forze dell'Ordine, ma il ragazzo la fermò, non aveva ancora deciso quale fosse la mossa migliore da farsi, ma voleva prendere un po' di tempo, perché della giustizia ordinaria si fidava fino ad un certo punto, il pensiero della vendetta personale si stava prepotentemente manifestavando nella sua mente, l'effetto sorpresa era fondamentale per quello che gli stava balenando nel cervello, per cui riuscì a convincere al silenzio Marina e chiuse la comunicazione, con l'animo in subbuglio e un chiodo fisso, recupero della totale mobilità, forza ed agilità.

Una lunga settimana ancora, Claudio bruciò le tappe e venne finalmente dimesso, accompagnato a casa dalla splendida creatura per la quale il suo cuore ormai irrimediabilmente batteva, questi ultimi sviluppi della vicenda non avevano fatto altro che far esplodere definitivamente l'amore e la passione tra loro, cementando un rapporto ancora giovane per trasformarlo nella consapevolezza di una futura evoluzione in una vita di coppia a tutti gli effetti, ci sarebbe stati mille problemi da affrontare, ma entrambi lo volevano, e per quello incominciarono a lottare, pronti a battersi contro il mondo intero, se fosse stato necessario.....

Continua.....

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