Si distese sul divano, il salone era fiocamente rischiato dall'illuminazione pubblica, nell'attesa del rientro della compagna lasciò viaggiare la mente, dove meglio volesse andare a parare, e immancabilmente ritornava sempre in quel punto, il rapporto con Marina.
Soffriva, inutile negarlo, pur essendo un'unione che sotto diversi punti di vista era più che soddisfacente, era solamente una fotocopia sbiadita di quello che era stata un tempo, dove facevano schiattare d'invidia le malelingue da quanto erano meravigliosi a vedersi, sprizzavano amore ed energia in ogni movimento che facevano, quando erano insieme.
"Certo, le cose cambiano, su questo non c'è ombra di dubbio, ma quando vorrei un pezzettino di quella ragazza che mi ha fatto cambiare vita, un po' di pepe nella quotidianità, in fondo non ti chiedo molto, amore mio, perché rimani sempre il mio amore, l'unico vero amore della mia vita, le altre, tante, tantissime, erano solo scopate, sesso svuotamaroni e nulla di più, poi arrivasti tu, dirompente, un fulmine a ciel sereno, una rivelazione assoluta, una donna che sfidava tutto e tutti pur di star con me, adesso sei presa totalmente dalla famiglia, di cui certamente io faccio parte, ma mi hai messo un po' in disparte, un po' troppo in disparte, certo, forse sono stupidamente geloso di tutto quanto, ma almeno quando siamo soli, e lo siamo ancora per tanto tempo delle giornate, ti vorrei sentire mia come un tempo...."
I pensieri che si agitavano nel cervello di Claudio erano più o meno riconducibili alle tematiche sopradescritte, il nocciolo della questione era sempre quello, quella specie di distacco, fisico ed emotivo, che in un certo qual modo sentiva quando si ritrovava in intimità con Marina, a volte erano semplici sfumature, a volte erano vere differenze sostanziali.
Preso da tutte queste considerazioni l'uomo si abbioccò, risvegliandosi quando sentì la chiave girare nella toppa, Marina era rientrata finalmente a casa.
"Ciao tesoro."
"Ciao Claudio, com'è andata?!?"
"Non c'è male, l'esame è stato quasi una sciocchezza, il referto sarà pronto tra qualche giorno ed ho già l'appuntamento fissato, mi ha visitato una delle dottoresse che mi seguì tanti anni fa, quando una ragazza fantastica era pronta a gettarsi nel fuoco pur di vedermi...."
"Lo sai che volevo andare a trovare la mia figlia, che era sola a casa, lo sapevi da tempo".
"Sì sì, certo, l'ho detto solo per dire", troncò veloce Claudio, che non era mai solito insistere su certi argomenti, sapendo che in ogni caso non sarebbe riuscito a far valere le proprie ragioni.
"Ma non ti ha detto proprio nulla al riguardo di questo strano fenomeno notturno??"
"Nulla di particolare, ha solo ipotizzato una possibile malfunzionamento dell'uretra, o qualcosa di simile, comunque sarà più precisa con il referto in mano".
"Certo, vedo di liberarmi da ogni impegno per quella data."
Non c'era nulla di pronto per cena, optarono per farsi portare una pizza a domicilio.
Claudio provò un timido approccio alla sua donna, senza particolare convinzione, e senza particolare motivo Marina rifiutò, adducendo come scusante il fatto di aver avuto una giornata pesante.
Le giornate successive passarono senza grossi sussulti, ed al giorno prestabilito Marina accompagnò effettivamente Claudio al consulto con la dottoressa, all'orario prefissato la coppia venne fatta accomodare nello suo studio.
Il responso era stato, in una certa qual maniera, già intuibile , in quanto c'era un'ostruzione nel percorso di fuoriuscita del liquido seminale, la natura precisa non era chiara, ma con un piccolo intervento in anestesia locale sarebbe stato possibile rimuovere definitivamente il problema, restituendo serenità e dignità all'uomo, evitando il fastidioso ed in un certo senso penoso risveglio bagnato.
Claudio si consultò brevemente con Marina, non essendo un'operazione particolarmente rischiosa l'uomo decise per effettuarla al più presto, scegliendo una data molto vicina in termini temporali, si alzò velocemente dalla sedia stringendo la mano alla dottoressa, la stessa cosa fece la sua compagna, e si incamminarono verso l'uscita del nosocomio.
Claudio era silenzioso, non era certamente un chiacchierone, certamente era in grado di iniziare e sostenere una conversazione di qualsiasi genere, ma aveva il morale sotto i tacchi, pur essendo un intervento abbastanza semplice, comportava delle conseguenze di ordine pratico, almeno nel periodo immediatamente successivo all'esecuzione, erano previsti almeno 3 mesi di astinenza assoluta di rapporti sessuali, oltre ad una serie di controlli.
"Cos'è, stare senza trombare per 3-4 mesi ti ha tolto la parola?", disse la donna per rompere il ghiaccio che si era venuto a creare all'interno della vettura, "cosa vuoi che sia, tanto te la do talmente di rado negli ultimi tempi che sarà un periodo leggermente più lungo del solito, magari dopo recupereremo, o semplicemente riprenderemo il solito tran tran, ma non ti sei ancora stufato di farlo??"
Non aveva voglia di risponderle, perché avrebbe rischiato di dire delle cose di cui si sarebbe pentito, in un momento di maggiore calma, semplicemente rispose che l'idea di andare sotto i ferri non lo entusiasmava affatto, ma il fatto che l'intervento era stato fissato solamente dopo un paio di settimane in un certo senso lo rincuorava, attendere troppo in quella situazione fastidiosa non era il massimo della vita, per cui era meglio togliersi subito il dente, senza pensarci troppo.
Le giornate seguenti passarono senza particolari sussulti, finché una sera Claudio, attraversando il salone, sentì il suono di un messaggio sul cellulare di Marina, non guardava mai l'apparecchio della compagna, anche se ne aveva l'occasione, si fidava ciecamente di lei e non era una persona ossessionata dalla curiosità o dalla gelosia, ma inconsapevolmente e casualmente lesse alcune parole sovraesposte nei primi secondi dall'arrivo della comunicazione, che lo fecero trasalire....
Era un'amica di Marina, una tipa che in gioventù, nei tempi in cui era un tomber de femmes, voleva a tutti i costi farsi montare, ma Claudio si poteva permettere in quel periodo di fare selezione, scartando le femmine che non lo aggradavano, Clelia era troppo sciattona e grezza, ragion per cui non se ne fece nulla, ed il rifiuto non era mai stato digerito dalla donna.
"Non sei contenta, almeno non dovrai trovare delle scuse.......", il messaggio continuava ma non era più visibile senza aprirlo, Claudio non voleva assolutamente farlo, anche se intuiva che c'era stata una conversazione che probabilmente lo riguardava, quel non dovrai trovare delle scuse era quasi certo che si riferisse a lui, decise di continuare a fare finta di nulla, nella giornata successiva avrebbe visionato tutta la conversazione, confidando sul fatto che la donna non era solita cancellare i messaggi....
Continua....