Con il sorriso - 7° parte


Immagine CC0 creative commons

La strada scorreva facile e leggera per i due ragazzi, che si erano appena congedati, ma con la mente stavano pensando a quanto era successo poco prima, a quei momenti incredibili ed entusiasmanti che avevano illuminato magicamente la giornata appena passata.

Marina guidava la sua vettura, tranquilla e finalmente felice come non lo era da tempo, Claudio era ancora un'incognita, non sapeva fino a che punto fosse coinvolto emotivamente in questa nuova situazione, ma quello che avevano provato era realmente qualcosa di magico, per il quale si doveva andare fino in fondo, per rimanere magari con un pugno di mosche, ma poteva anche essere l'incontro di tutta una vita, quell'amore unico e irripetibile che non tutti provano, la vera e propria anima gemella, che era lì, da diverse estati vicino a lei, ma che mai si era concretizzata fino a poche ore prima.

Claudio procedeva senza particolare fretta verso la sua abitazione, posta pochi km fuori dalla città, era parzialmente sconvolto da quanto era successo, ma tutti i segnali che percepiva indicavano che Marina era davvero una donna per la quale valeva la pena di battersi, certo, c'era da risolvere il problema del marito, che non doveva più azzardarsi a toccarla con un solo dito, il compito principale in tutta la questione lo doveva svolgere la ragazza, ma lui si sentiva il dovere, ed in parte anche il diritto, di scambiare quattro amichevoli chiacchiere con lui, cercava la modalità e la tempistica con la quale mettere in atto questa idea, ma era una cosa da fare assolutamente, nei 2 giorni successivi si sarebbe confrontato su questo argomento con Marina, per rassicurarla e darle tutto il supporto morale e materiale per affrontare al meglio tutto quanto, con un aiuto inizialmente da dietro le quinte ma non più di tanto, era pronto a tutto, la visione del corpo martoriato dai maltrattamenti di quella bestia umana era stampata nella sua mente, con un solo pensiero, Mai più!!

Lasciò le strade cittadine, per prendere la meno trafficata strada provinciale, che conduceva inizialmente ad un piccolo centro commerciale, che aveva da poco chiuso i battenti, un veloce sguardo alle luci del piazzale e poi qualche curva, qualche abitazione, cinque minuti o poco più di tragitto, per arrivare nel piccolo borgo dove viveva, una confortevole villetta a schiera piacevolmente inserita in un delizioso parco.

Conosceva ogni palmo di quella strada, poteva fare tutte le pieghe che voleva e spingersi quasi al limite, il traffico era molto scarso a quell'ora, come nelle restanti parti della giornata, e la sede stradale sempre pulita, per cui c'erano, almeno sulla carta, sufficienti margini di manovra per deliziarsi in qualche apertura di gas all'uscita delle curve, facendo derapare la copertura gommata della ruota posteriore.

Una, due, tre curve, alla quarta una sbandatina, un colpo di reni e la Monster che si riallineò, un breve rettilineo alberato, scarsamente illuminato, qualche posto auto ai lati della strada, Claudio accelerò, si preparava all'imminente curva, quando un'ombra agghiacciante si mosse nella direzione contraria alla sua, venendogli minacciosamente incontro....

Una vettura scura, senza fari, si era immessa in strada, era parcheggiata contromano, e procedeva verso la sua moto, rimanendo nella sua carreggiata.

Troppo vicina, troppo piccola la strada, troppo poco spazio per evitare l'impatto, Claudio abbozzò d'istinto una disperata frenata, ma la moto si intraversò immediatamente, disarcionando il centauro e lanciandolo inesorabilmente verso la vettura.

Un primo grande urto contro il montante anteriore della vettura, caduta e rotolamento sull'asfalto, un secondo impatto con la zona lombare contro un palo della segnaletica stradale, infine la carambola finale con un volo di qualche metro in una piccola scarpata sottostante.

Claudio aveva perso conoscenza, nessuno nelle immediate vicinanze, l'abitazione più vicina a qualche decina di metri, e la vettura scura scomparsa, volatilizzata, solo la moto in mezzo alla strada, con la forcella spezzata ed altri segni del violentissimo impatto, a testimoniare quel drammatico incidente, dopo qualche minuto sopraggiunse una vettura, incredibilmente seguita da una pattuglia della Polizia Stradale, giunta a sirene spiegate....

Incominciò un'affannosa ricerca del centauro, la motocicletta aveva percorso strane traiettorie, gettando iniziali incertezze sulle dinamiche dell'incidente, rallentando il ritrovamento del corpo di Claudio, ormai era notte fonda, e la scarsa illuminazione rendeva ancora più difficile il compito delle Forze dell'Ordine.

La zona venne battuta palmo a palmo, quando finalmente un agente scorse una gamba del ragazzo, il resto del corpo era coperto dalla fitta vegetazione, che aveva in parte attutito l'urto finale della caduta nella scarpata, lo stesso poliziotto scese nel piccolo dirupo, constatando il fatto che Claudio aveva perso conoscenza, non riusciva a valutare le condizioni generali del ragazzo, urgeva l'intervento di mezzi di soccorso speciali per soccorrerlo.

Claudio venne trasportato nel vicino ospedale, specializzato nel trattamento di grandi traumi, aveva riportato diverse lesioni, alcune fratture, soprattuto nella zona lombare, che era stata particolarmente colpita, ed un forte trauma toracico, dovuto soprattutto all'iniziale impatto con la vettura, non ancora rinvenuta, come il suo conducente, apparentemente scomparsi nel nulla.

La mattina seguente Marina aspettava con impazienza di rivedere il suo freschissimo amore, ma al passare delle ore l'angoscia aumentava, e quando si diffuse la notizia della disgrazia il mondo le crollò addosso, chiuse istintivamente il locale e si precipitò al nosocomio, dove il ragazzo era ricoverato nel reparto di Rianimazione.

Continua....

H2
H3
H4
3 columns
2 columns
1 column
5 Comments