Proprio oggi ho avuto una piccola discussione con una delle persone con cui interagisco a livello lavorativo, in quanto sono anche una sorta di suo sub-agente, provvigioni ridotte ma poco pochissimo magazzino.
Fatta questa piccola premessa, ci siamo ritrovati perché dovevo ritirare della merce, che in parte avevo già venduto, in parte costituisce quella piccola scorta che ho deciso di tenermi in casa, per piccoli assaggi oppure consegne al volo.
Il discorso cade sulla quantità minima di merce da consegnare per ogni singolo ordine, il mio collega si lamenta perché a volte gli ordinano 40-50 euro di merce, vorrebbe avere delle commesse più sostanziose, e mi ribalta addosso la frittata, chiedendomi se avessi un minimo sotto al quale non volessi andare.
La mia risposta è stata sibillina, e l'ho supportata mostrandogli 2 copie commissione, per 12 euro e 17 euro complessivi, con assaggi di tutte le referenze, aprendo in pratica le confezioni multiple facendo singole scatole assortite di tanti gusti.
Ha criticato fortemente il mio operato, in quanto si corre il rischio di arrivare a fare consegne ridicole, che le quantità per ogni singola referenza non sono eccessive, che si rischia di farsi prendere in giro, di muoversi per due spicci, e altre cose su questa falsa riga.
Gli ho lasciato un po' di corda, e di filo da pesca, come si fa con un pesce preso all'amo, e poi gli ho piazzato una bella ferrata, ed ho incominciato a recuperare il filo di brutto.
"Ascoltami bene, caro il mio esimio collega, vorrei dirti solo una cosa, che concettualmente parlando puoi anche avere ragione, e magari anche commercialmente, ma la merce, dal momento che te la pago, diventa la mia, così pure come i clienti che contatto, per cui, con i miei clienti, faccio quello che mi pare e piace, se voglio dargli dei vizi, ad un certo punto saranno cazzimiei mantenerli, apprezzo il fatto che ti interessi e ti preoccupi, ma alla fine decido io, anche in considerazione di un ulteriore fatto, successo proprio un anno fa, dal 4 al 6 dicembre, quando avevo il mio negozio aperto.
Devi sapere che in quei 3 giorni non sono non ho incassato neanche un euro, ma non è nemmeno entrata una persona in negozio, neanche un cane o un gatto per sbaglio, così pure come il telefono fisso e il cellulare hanno registrato una sola telefonata, ma 50 euro al giorno di costi fissi li ho dovuti sostenere ugualmente, ed alla fine del terzo giorno ero distrutto psicologicamente, per cui proprio oggi ho fatto uno dei due ordini che ti ho mostrato, ok, guadagnerò poco, ma almeno mi sento vivo, sono solo 4 mesi che faccio questo lavoro, se poi dovessi arrivare a un tale numero di clienti da non poter seguire più ordini così piccoli, mi scuserò con loro e dovrò fare una dolorosa scrematura, dolorosa a titolo personale, ma vorrà dire che ho raggiunto un tale livello che magari mi potrò permettere di avere a mia volta dei sub-agenti".
Di fronte a questa spiegazione, è rimasto qualche secondo senza parole, poi mi ha salutato con un diplomatico fai un po' come credi, io sono ancora troppo felice dalla risposta dell'ultimo cliente che ho acquisito, che tre mesi fa non voleva neanche sentire parlare di cioccolate, questa sera mi ha acquistato un'altra referenza, pochi pezzi, ma mentre mi congedavo da lui, mi ha detto dal bancone.....
"Mi dispiace solo di una cosa, di avere ancora molte cioccolate in casa, altrimenti te ne avrei comprate un po'".
"E' lo stesso, quando sarà il momento, spero di essere ancora un tuo fornitore per servirti, con le stesse modalità di questa sera".
"Se continui a comportarti così, fai conto che l'ordine l'ho già fatto, devo solo metterti la data di consegna".
Sono piccole soddisfazioni, il 4 dicembre 2017 non lo dimenticherò mai, ma mi è servito di lezione.
P.S.: giusto per capirsi, questo esercizio è distante un paio di km dalla mia abitazione, quando vado verso nord ci passo sempre davanti, costo spostamento = zero.......