Quando non si ha pace ci si infila in tanti pensieri....


Immagine CC0 creative commons

Terminata Roma - Inter, ho gironzolato un po' sul pc, Steemit e altri siti, per passare il resto della serata a letto, guardandomi il programma dedicato a Lucio Battisti e Mina.

Lucio Battisti...... non è un cantautore qualunque, era l'artista preferito di mio fratello, stravedeva per lui, ricordo un paio di musicassette originali di suoi album, uno in particolare sulla copertina lo ritraeva mentre correva incontro alla macchina fotografica, saltando a pelo sul pelo dell'acqua di un fiumiciattolo, sarà un album di 45 anni fa circa... qualcosa tipo "Contrabbasso, violino......." o giù di lì.

Sarebbe facile documentarsi sul titolo esatto di questo album, ma frequentemente i miei post nascono d'impulso, su questo preciso ambito non voglio togliere nulla alla spontaneità e immediatezza delle notizie che vi voglio trasmettere.

È arrivata anche una delle mie canzoni preferite, pur non essendo tra i miei cantautori che prediligo in assoluto, tristissima e bellissima, come a volte è la vita, il ritornello recita "Che anno è, che giorno è, questo è il tempo.......", piaceva tantissimo anche a lui, come tante altre, anche se questa ha una malinconia tutta sua particolare.

E la fine del ritornello dice...... "Ma il coraggio di vivere, quello, ancora non c'è", e su questa frase è stato inevitabile che il cervello scattasse per i fatti suoi, perché apriva scenari su argomenti che in seguito mi sarebbero stati tristemente noti.

Aveva una testa di capelli Lucio Battisti che faceva impressione, un vero cespuglio arricciato, mentre mio fratello aveva dei capelli sottili e molto fragili, mi ricordo perfettamente un farmaco che utilizzava, via topica (il Minoxidil), mediante toccature soprattutto sulle tempie, dove i capelli incominciavano a sparire sempre di più, era una sua piccola mania, avendo sofferto tantissimo in età adolescenziale per un padre che gli imponeva sempre e comunque i capelli cortissimi, nella foto della prima comunione, tra espressione spaventata e taglio quasi a zero, sembrava quasi un bambino di Auschwitz (concedetemi il paragone forte ma era veramente inquietante).

Mai avuti di questi problemi, quando ho visto che la natura voleva fare il suo corso, con il progressivo diradarsi dei capelli più o meno ovunque sulla mia testa, ho progressivamente incominciato a ridurre la loro lunghezza, per poi passare, circa due anni fa, al look shaved, cioè rasato a zero, ma questo non vuol dire assolutamente che pensavo che mio fratello fosse un debole perché teneva in maniera quasi maniacale alla sua capigliatura, semplicemente per me non era un fattore importante, quello dei capelli.

Il sentire così vicino un cantautore come Lucio Battisti testimonia quanto fosse sensibile l'animo di mio fratello, in grado di apprezzare enormemente le qualità del cantante laziale, ma anche in questo caso mio padre ebbe sempre da ridire, giusto per non far mancare il suo disappunto anche su questo fatto alquanto marginale, attaccando il suo attaccamento e contrapponendo la musicalità e la ruspantezza del genere del liscio-romagnolo, che è come paragonare l'oro all'ottone, senza offesa per nessuno, ma non c'era verso, non perdeva occasione per dargli fastidio, innescando continue discussione anche su motivi così futuli e banali.

Non sono riuscito a terminare di guardare questo servizio in TV, dopo un po' mi è salita una strana sensazione, una sorta di saturazione da visione, per cui ho cambiato canale, passando ad un programma sportivo su Rai 3, anche se devo dire che alcune affermazioni che ho sentito mi hanno trovato in totale disaccordo, per cui ho finito per spegnere definitivamente il televisore, il cervello ha invece continuato a vagare......

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