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Un saluto a tutti,
Lo premetto subito così evitiamo di entrare in polemiche interminabili: questo articolo non costituisce un attacco a nessuno ma è una semplice constatazione dei fatti.. e questi ultimi, come tutti sappiamo, non sono contestabili.
Il titolo esprime abbastanza chiaramente il contenuto di questo articolo: il declino lento e costante degli articoli che contengono il Tag #ita.
Questo assunto spinge a una riflessione più approfondita su quali possano essere le cause e come questo calo degli articoli in lingua italiana di fatto potrebbe chiudere le porte alla diffusione di questa blockchain nel nostro paese.
Se è vero che qualcuno potrà contestare che gli italiani possono scrivere in inglese ed uscire da queste statistiche, è anche vero che il grado di diffusione della lingua inglese nel nostro paese non è così confortante e che altre comunità si sono organizzate molto bene portando il loro Tag nazionale ben più in alto del nostro.
Un anno fa di questi tempi, il Tag #ita era uno dei più importanti tra quelli linguistici e non solo, arrivando a occupare posizioni nella top 5 nella media guadagno per articolo (ma anche altri parametri quali commenti e numero di articoli postati rifacendomi alle statistiche che pubblicava l'amico @alexzicky) mentre oggi...
.. beh oggi non è più così. Ma andiamo ad analizzare un pò di dati.
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I fasti del passato sono lontanissimi, ricordo ancora una conversazione privata con un amico canadese che si meravigliava per le performance del Tag #ita e per come la nostra comunità fosse attiva e florida.
Oggi di quel passato glorioso cosa resta?
Direi ben poco a vedere i numeri del Tag #ita della scorsa settimana:
- 56° posto per totale ricompense
- 68° posto per numero di posts pubblicati
- 68° posto per commenti nei post conenenti il Tag
Se consideriamo che un anno fa eravamo molto più in alto, occupando posizioni tra la top 5 in alcune statistiche e comunque non oltre la 20° per altre, direi che è abbastanza triste vedere che indietreggiamo di settimana in settimana.
Ulteriore considerazione è il fatto che una buona fetta dei post che utilizzano il Tag #ita provengono dall'applicazione actifit e che quindi non apportano nessun contributo allo stesso, quindi le dimensioni della debacle sono ancora peggiori.
Ma quali possono essere le motivazioni che hanno letteralmente affossato il nostro Tag?
Io tenderei ad escludere il calo del valore della nostra criptovaluta, perchè questo avrebbe dovuto incidere su tutti i Tag e non specificamente sul nostro. Un crollo di 50 posizioni non può essere giustificato solo da un calo del valore dello STEEM. A meno che...
Non voglio accusare nessuno, lo ribadisco, ma il nostro Tag ha visto un periodo in cui riusciva a realizzare guadagni cospicui grazie a determinati meccanismi. Venuti a mancare alcuni elementi che facevano parte di essi, si è visto chi davvero era qui a scrivere per il piacere di farlo e indipendentemente dalle rewards e chi invece si stava solo approfittando della situazione.
Insomma, un sistema "pompato" che ha falsato un pò la percezione della realtà e che una volta che è venuto a mancare ha messo a nudo tutti i difetti che un approccio come quello poteva nascondere.
Se prima bastava scrivere un contenuto (indipendentemente dalla sua qualità oggettiva) per guadagnare fiumi di token, oggi serve impegno vero per racimolare un decimo di quelle rewards e avere una forma mentis congeniale per farlo.
Risultato: quelli che io definirei mercenari attaccati ai soldi sono emersi e si sono distinti da chi ha realmente scritto perchè aveva qualcosa da raccontare e la volontà di farlo. A prescindere dal lato economico.
Noi italiani siamo molto particolari, spesso avidi e il più delle volte non riusciamo a guardare oltre il nostro naso, soprattutto se si parla di soldi.
Così a un calo fisiologico generalizzato degli articoli pubblicati sulla blockchain di STEEM, noi italiani rispondiamo con un calo molto superiore alla norma.
Non credo che quello che è accaduto sia il risultato di un comportamento tenuto in malafede da parte di chi ha innescato i meccanismi di cui prima, anzi un pò tutti ne hanno beneficiato compreso, in maniera limitata, anche il sottoscritto.
E' la gestione degli stessi che forse è sfuggita di mano ed sfociata nell'idividualismo nella più classica tradizione del malcostume italico.
La mia è piuttosto una constatazione che quello italiano è, per l'appunto, un popolo molto particolare..
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Ovviamente io continuo per la mia strada, continuo a scrivere perchè mi piace farlo e credo in questa blockchain, come ho più volte sottolineato.
Non ho mai smesso si scrivere perchè ormai fa parte della mia quotidianità, della mia routine giornaliera e soprattutto perchè ho qualcosa da condividere.
Come recitava un antico proverbio cinese:
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico"
E io ne ho visti parecchi di cadaveri passare su quel fiume.. gente che parlava di comunità, gruppo e condivisione della quale oggi non si ha più traccia ed è sparita nel nulla. Che ha messo il guadagno davanti a tutto e oggi è silente perchè non ritiene conveniente scrivere per pochi centesimi.
Ma tranquilli.. li rivedremo tutti pronti a parlare di quegli stessi principi a cui hanno voltato le spalle, non appena le quotazioni risaliranno.
Non vorrei dilungarmi oltre perchè sarei curioso di leggere i vostri commenti, qualora voleste esprimere la vostra opinione.
Un saluto, Carlo