Sono ormai più di sei mesi che "vivo" Steemit quasi quotidianamente e posso affermare con certezza che questa è la mia prima vera esperienza sul mondo del web. Non sono mai stato appassionato di blogging (da leggere e senza mai sperimentare la scrittura) e tanto meno un amante di social network sui quali il declino dell'informazione opposto alla crescita esponenziale delle notizie spazzatura sta ormai spopolando.
Dal mio punto di vista la nostra piattaforma e la nostra comunità di @steempostitalia in particolare, mi stanno dando l'impressione di essere in un oasi, circondati da mediocrità.
Il gruppo italiano, molto consolidato e soprattutto affiatato riesce a supportare il crescere e l'evoluzione di ogni membro che ne faccia parte, grazie soprattutto ad una struttura ben consolidata alla base ed uno staff organizzato.
Ovviamente, come succede all'interno di gruppi numerosi, in cui ci sono anche presenze costanti, è naturale che nascano dei rapporti di (simil)amicizia. Persone con le quali ti trovi meglio, forse per passioni condivise o anche solo per una simpatia a pelle (anche se sarebbe più giusto dire a tastiera).
D'altro canto però è anche naturale che in un gruppo ci siano persone con le quali le relazioni non siano poi così lisce e fluenti. Ma è più che giusto, visto che non possiamo essere tutti amici di tutti. Non saremmo umani altrimenti!
Alcuni giorni fa ho letto un commento sotto un mio post in cui sono stato etichettato, da un utente che non ho mai avuto modo di conoscere personalmente, ma con il quale ho avuto anche una collaborazione e con il quale mi sento anche piuttosto spesso, come un suo amico. Questo utente ha poi voluto precisare che tale amicizia fosse solo virtuale.
Ad ogni modo sempre di amicizia si tratterebbe.
Dopo un'iniziale compiacimento e rallegramento nei miei confronti per l'ottima impressione data a questo collega, mi sono fatto le mie solite domande (psicopatiche):
è possibile coniare il termine AMICIZIA VIRTUALE ?
L'amicizia esattamente è un qualcosa che da sempre nasce, cresce e si sviluppa avendo un contatto diretto tra due o più persone.
Nel terzo millennio però con l'avvento dei social e delle piattaforme di chat, ciò è stato completamente ribaltato: basti pensare alle chat per "incontrare l'anima gemella", delle quali sono rimesto meravigliato nel sentir dire che funzionino veramente.
Ed allora il concetto di amicizia può svilupparsi anche se a separare questi due utenti si frappone uno schermo.
Oppure questo schermo rappresenta solo il primo strumento grazie al quale si possa avere il primo incontro, prima che questo divenga veramente reale, permettendo ai due di incontrarsi faccia a faccia.
L'amicizia virtuale è quindi solo il primo step di quella che potrebbe essere a tutti gli effetti un'amicizia reale oppure un vero e proprio buco nell'acqua.
Eh sì! In effetti potrebbe verificarsi che quel bicchiere mezzo pieno poi si dimostri invece mezzo vuoto e l'impatto del confronto diretta possa rivoluzionare tutto ciò che di bello era stato creato da una tastiera ed uno schermo.
La mia conclusione è quindi quella che se effettivamente volessimo parlare di amicizia virtuale dovremmo poi fare in modo che questa si evolvesse e divenisse qualcosa di più: in bene o in meglio, ma per lo meno si definisse!
L'augurio è quello che il bicchiere sia sempre mezzo pieno!
...e poi chi può dirlo, un giorno potremo diventare i migliori amici di colui che assiduamente commenta i nostri post e che con grandi probabilità non avremmo mai conosciuto se non fosse esistito Steemit.
Siamo ancora troppo lontani nel 2018 nel comprendere quale sia il potere dei social, altamente criticato perchè allontana le persone dalla realtà. Ma se questa realtà fosse piú ampia di quanto potremmo immaginare? Conoscere bene ciò che ci circonda non significa conoscere realmente. Aprire i nostri orizzonti e conoscere il diverso, l'estraneo ed il non familiare permette un'evoluzione mentale.
L'amicizia è uno strumento potentissimo...non lasciamo che si fermi al suo stato embrionale di VIRTUALE!