C'è birra...e BIRRA!

In Italia la cultura della birra, in particolar modo come accompagnamento al pasto, non ha radici profonde. In modo doveroso infatti la nostra tradizione enogastronomica ha sviluppato maggiormente il settore vinicolo e di conseguenza il vino è ad oggi il miglior accompagnamento ad un pasto.
La birra a tutti gli effetti è finita in secondo piano e di conseguenza è gustata prevalentemente fuori pasto o al limite viene spesso associata alla pizza (anche se poi le conseguenze sono spesso disastrose con un nuovo principio di fermentazione tra amidi della pizza e lieviti della birra nello stomaco). La cultura della birra è legata maggiormente al nord Europa (Inghilterra, Belgio, Austria, Belgio..) ed alle relative ex colonie americane (Stati Uniti), asiatiche (India) e australiane. Qui la birra è sempre stata affiancata ad una profonda tradizione ed una cultura nel degustare questo tipo di bevanda.
Conoscere il prodotto spesso porta anche ad avere un miglior termine di giudizio in base a ciò che stiamo assaggiando e permette di distinguere un prodotto di fascia medio-bassa da un prodotto invece di qualità.
Come esiste una varietà infinita di vini, esistono moltissime tipologie di birre: purtroppo nel nostro Paese abbiamo veramente pochi locali che possano definirsi vere e proprie birrerie. La spiegazione spesso risiede nel fatto che gli stessi proprietari non conoscono le differenze essenziali tra una birra e l'altra, limitandosi a proporle e differenziarle solo in base al colore: rossa, bionda...

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Nell'episodio di oggi e probabilmente anche in post futuri vorrei creare una piccola rubrica proprio dedicata alla birra, in cui racconto la BIRRA. Preciso che questo non pretende di essere un corso o di insegnare niente a nessuno, ma raccontare solo alcune differenze che caratterizzano una delle bevande che preferisco e che mi piace anche produrre.

Birra artigianale e commerciale


In Italia siamo diventati famosi nel mondo soprattutto per il nostro artigianato: molto spesso saper creare prodotti unici o serie limitate ci ha permesso di crescere ed espanderci. La birra in questo settore non fa eccezione. Centri commerciali e botteghe specializzate stanno aggiungendo sempre più birre artigianali dai caratteri particolari e dai sapori intensi sui loro scaffali. Il confronto con i prodotti figli dell'industrializzazioni certe volte non può reggere il confronto e ci ritroviamo spesso, noi consumatori, indecisi su cosa scegliere. La risposta giusta non c'è, ma allo stesso tempo è importante essere consapevoli con cosa ci si stia confrontando. Cerchiamo quindi di analizzare le varie differenze tra queste due tipologie di birre.

PREZZO

Su questo tema le birre commerciali, proprio per il fatto di essere commerciali, hanno prezzi molto più alla portata di tutti. La produzione su larga scala ed industrializzata permette, grazie alle grandi moli di vendita, di poter abbatere il prezzo in modo sostanziale. Dall'altro lato la birra artigianale, in quanto tale, crea numeri molto più ridotti ed ha un mercato limitato proprio per la premessa iniziale e di conseguenza è costretta a tenere il prezzo alto, per poter supportare i costi di produzione e potersi assicurare un minimo di guadagno.
Su questo tema quindi la birra commerciale vince nettamente.

GUSTO

Qui entriamo nel mondo delle birre artigianali. Le loro grandi qualità le troviamo proprio nel gusto.
In primo luogo questo tipo di birre viene spesso definito crudo ovvero non è stata effettuata nessuna pastorizzazione. Questo processo, che consiste di cuocere la birra a basse temperature, vienettuato per avere la certezza che microrganismi non propriamente "buoni" vengano debellati prima che possano comportare danni alla birra stessa ed al consumatore in primis. E' giusto precisare che invece le birre industriali questo processo lo mettono molto spesso in pratica. L'aspetto negativo di questo passaggio nella fase di birrificazione è rappresentato dal fatto che "cuocendo" la birra o il mosto, gran parte degli aromi e dei batteri buoni contenuti nella bevanda vengano anch'essi distrutti con forte e dure conseguenze per il gusto stesso. Saltare quindi il passaggio della pastorizzazione nelle birre artigianali rappresenta un voler dare un prodotto di miglior qualità a livello di gusto, riuscendo comunque ad assicurare una copertura a livello batteriologico.
L'altro aspetto che differenzia birre industriali da quelle artigianali è il fatto che queste ultime non vengano molto spesso filtrate. Il risultato alla vista sarà molto più opaco con una trasparenza in certi casi velata. Non scordiamoci però che le birre sono composte nella maggior parte dei casi da lieviti, i quali sono i primi artefici del processo di birrificazione. Trovarli "in giro" per la birra significa avere nel proprio bicchiere una bevanda "viva".
Inutile dire quindi che in tema di gusto la birra artigianale vinca a mani basse.

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MATERIE PRIME

La distinzione essenziale tra birra industriale ed artigianale risiede essenzialmente nel fatto che quest'ultima faccia essenzialmente (nel 95% dei casi) uso di quattro materiali: orzo, lievito luppolo e acqua. Ciò significhe che innalzare la qualità del prodotto può ruotare solo sulla ricerca di materie prima di primo livello ed avere la possibilità di variare il prodotto è data solo dal fatto di impiegare prodotti diversi.
La produzione industriale tende ad aggiungere aromi ed ingredienti aggiuntivi, spesso per mascherare l'uso d'ingredienti di bassa qualità. Ovviamente il risultato che si va a bere non è birra, ma un derivato di essa.
Inutile dire che i prodotti usati per la produzione artigianale sono altamente migliori.

Conclusione

Premetto che anche io molto spesso amo bere birra, indipendentemente dal fatto che sia essa artigianale o industriale, ma visto quanto descritto fino ad ora, a fronte di una spesa leggermente maggiore, le birre prodotte a livello artigianale sono nettamente migliori. Il suggerimento è quindi molto spesso preferire una quantità minore di birra industriale, a fronte di una minor dose di birra artigianale, cosí che a godere sia più il palato della pancia!

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