CORRERE + MUSICA: un'accoppiata vincente

Il potere della musica su chi pratica sport è enorme. Considerata quasi come un doping, nella Maratona di New York l'utilizzo dei lettori mp3 è stato vietato dall'edizione del 2007. Correre con questo tipo di supporto è un'abitudine ormai consolidata: il numero dei runners con le cuffie nelle orecchie alle gare è decisamente elevato ed anche chi esce ad allenari in gruppo, spesso non può farne a meno.
Alcuni studi specifici in materia hanno rilevato che ascoltare musica mentre si corre può ridurre la fatica del 10%.

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I ricercatori pensano che le cause siano abbiano principalmente a che fare con l'umore; infatti, in condizioni di stress e fatica, essere più rilassati e felici non può non aiutare. Ma c'è chi sostiene che sia anche una questione fisica. Già, perché se il nostro cervello è intento a registrare gli stimoli relativi alla musica, riceve dai muscoli quelli relativi alla fatica in misura minore.
Non mancano comunque anche degli aspetti negativi, del rapporto tra musica e corsa. L'ascolto di un brano isola molto il podista rispetto al mondo esterno. Per esempio chi ascolta la musica non percepisce il proprio respiro, il rollio dei propri passi e neppure quello degli altri. Un fatto che, oltre a rappresentare un rischio legato alla sicurezza, impedisce a chi è impegnato in una gara di gustarsi ed immergersi appieno nell'esperienza della corsa, una dimensione importante per valutare al meglio la propria condizione, rendere al massimo e, perché no, divertirsi anche con gli altri runners.
Il problema lo si può risolvere con un paio di cuffie all'altezza della situazione. I migliori brand propongono infatti modelli in grado di percepire rumori in sottofondo e garantire una buona qualità dell'audio. Inoltre anche la dimensione è molto agevole: sono molto piccoli e leggeri, così che possono essere messi in tasca o anche allacciati alla cintura senza comportare problemi alla fase motoria. Aspetto da non sottovalutare è sicuramente quello legato all'impermeabilità del lettore: non si parla solo di pioggia, ma anche di sudore.

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Ogni runner poi sceglie e crea la propria playlist in base ai propri gusti ed in certi casi anche al tipo di allenamento che si prefigge di affrontare. Personalmente amo musica il cui ritmo è molto veloce quando percorro distanze al di sotto dei 5 chilometri, mentre musica più "leggera", ma comunque sempre ritmica, quando la distanza complessiva della run aumenta.
Quando la scorsa estate ho affrontato insieme al mio amico @mad-runner il My Running Prioject ho impegato addirittura alcune serate e vari allenamenti pertrovare il giusto assetto musicale.
La play-list ottimale non esiste ed ogni singolo runner deve creare quella che maggiormente si adatti ai suoi gusti, ai suoi ritmi ed al modo con il quale vuole percepire la corsa. Molti atleti, preferiscono essere liberi di percepire cosa gli accada intorno, ascoltare il prorpio respiro o addirittura dialogare con i compagni di allenamento e quindi non amano avere le cuffie alle orecchie durante le sessioni di training.

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