Flauto

Per apprezzare a pieno la storia che potrete leggere di seguito, consiglio di lasciare in sottofondo scorrere la musica che potete ascoltare in questo video.
Buona lettura!

Era un pomeriggio ventoso.
Da poco era smesso di piovere ed ancora alcune gocce cadevano dalle foglie del ginkgo biloba che avevamo in giardino. Il suo colore dorato illuminava l'intero nihon teien in quella giornata di metà ottobre.
Mio nonno era seduto nella veranda della nostra umile casa. Sembrava quasi attendermi, mentre con lo sguardo osservava una piccola raganella muoversi tra i vasi.
Era un uomo molto silenzioso, ma riuscivamo comunque a capirci senza che alcuna parola uscisse dalle nostre bocche.

Le foglie, mosse dal vento, cadevano nella giara piena d'acqua, increspandone la superficie.
Aiutai mio nonno, il quale con non poche difficoltà cercò di alzarsi: il bastone aiutava entrambi.
Senza dir nulla e stringendo a sè il mio braccio scendemmo i tre scalini che separavano la nostra abitazione dal bosco di bambù. Lo seguii, fiducioso ed al sicuro al suo fianco.

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CC3 Creative Commons

Un piccolo ed angusto sentiero si apriva di fronte a noi, quasi disegnato tra gli alberi. In lontananza riconobbi riecheggiare il canto di una giovane gru, probabilmente spaventata dal nostro passaggio.
L'uomo che mi accompagnava sembrava avere uno sguardo sicuro che scorgeva il passaggio poco avanti; la sua andatura era incerta.
Ci fermammo.
Lasciai la presa.
Mio nonno impugnando un piccolo macete, che non avevo notato prima, iniziò a colpire un sottile bambù. Riconobbi molta energia nei primi colpi inferti all'albero, salvo poi calare l'intensità.
L'albero cadde a terra.
Mio nonno, raccolse il tronco tagliato da terra e me lo porse insieme al macete.
Nessuna parola uscì dalla sua bocca.

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CC0 Creative Commons

Con la stessa naturalezza con la quale eravamo arrivati fino a lì, l'uomo di fronte a me si voltò, e da solo proseguì il sentiero. Persi il cottatto visivo su di lui poco dopo.
Passò del tempo, dopo di che decisi di seguirlo. Più avanti il bosco si apriva su un piccolo laghetto: vidi mio nonno vicino al ponte ormai lontano da me. Mi osservò e con un movimento lento e naturale vidi sparire dietro il ponte il più famoso costruttore di flauti dell'isola di Hokkaido.

Sentii adesso più vicina a me la gru, che se ne volava via.

Come un flauto
in me risuonava l'amore.
Vento d'autunno.

Questa è la mia partecipazione settimanale al contest di @spi-storychain con tema la musica ed ambientazione il Giappone

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