Da poco meno di una settimana si è concluso il Festival di Sanremo, il "Festival della canzone italiana". Uno spettacolo che porta sul grande schermo molta musica, salvo poi questa essere criticata e molto meno ascoltata. Ad ogni modo questo grandioso Festival, tra i più famosi al mondo, durante l'arco di cinque serate ha sempre modo di attrarre molte persone, che lo ammirano da casa, estasiati dalla musica e dalle tante canzoni.
Ciò che probabilmente, generalizzando attrae maggiormente lo spettatore, sono i suoni che vengono generati dalle singole canzoni e più nel dettaglio dai singoli cantanti, i quali con la loro voce ed un accompagnamento sonoro riescono sempre ad affascinare una ricca platea.
Durante le varie serate la conduttrice Virginia Raffaele ha reinterpretato in una bellissima esibizione comico-artistica "L'amour est un oiseau rebelle" dalla Carmen di Georges Bizet, dimostrandosi un'artista a tutto tondo. La parte conclusiva dell'interpretazione è culminata con una melodia fischiata sulle ali della melodia in sottofondo. Un qualcosa di veramente bello e piacevole da ascoltare. Complimenti a lei per il grande lavoro che ha fatto per riuscire a portare un'esibizione di questo tipo addirittura al Festival.
Riascoltando il brano viene immediatamente da pensare in quanti modi si riesca a generare un suono: mi viene in mente attraverso mezzi che sfruttano un getto d'aria o con delle percussioni.
Un suono è il risultato della vibrazione di un corpo, che mette in moto onde di compressione e rarefazione dell'aria. I modi in cui vengono prodotte queste vibrazioni permettono di classificare gli strumenti musicali.
Strumenti a Percussione.
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Il modo più immediato di produrre suoni avviene percuotendo una superficie. E' così che funzionano gli strumenti a percussione, che si distinguono a loro volta tra i membrafoni e gli idiofoni. Nel primo caso a vibrare è la membrana (che per esempio potrebbe essere una pelle d'animale tesa su una cassa di risonanza) che ha la possibilità anche di modulare il suono a seconda di quanto questa sia in tensione o meno. Gli strumenti che fanno parte di questa famiglia sono per esempio il tamburo o il timpano. Mentre nei secondi è il corpo stesso dello strumento che vibrando genera le onde che si diffondono nell'aria generando il suono. Tra i più conosciuti il triangolo, i piatti o lo xilofono, mezzo utilizzato in particolar modo per accordare gli strumenti.
La percussione una volta che si è definita la struttura e la forma può produrre suoni di una certa altezza determinata (corrispondenti ad una ed una sola nota) oppure suoni di carattere indefinito come nel caso dei piatti.
Strumenti a Fiato
Nel caso degli strumenti a fiato, il musicista fa vibrare l'aria contenuta in un tubo. Ovviamente più corto è il tubo, più acuto sarà il suono che ne fuoriesce. In una bottiglia vuota, in un flauto traverso o in un flauto di Pan, la vibrazione è attivata dal fiato immesso attraverso l'imboccatura.
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La vibrazione della colonna d'aria si può altrimenti ottenere grazie ad un'ancia (sottile lamella di legno all'inizio della tubatura dello strumento) che vibra grazie al fiato immesso dal musicista. L'ancia a seconda degli strumenti può essere solo una ed in questo caso si definisce "semplice" ed è il caso del clarinetto e del sax, oppure "doppia" come nell'oboe e nel fagotto. Lo stesso effetto ottenuto con l'ancia lo si può ottenere con le labbra premute contro un bocchino in metallo. Questa è la tecnica utilizzata da quei musicisti che suonano gli ottoni: tromba, corno, trombone...).
Anche nel caso della voce umana il suono è generato dalla vibrazione dell'aria emessa dai polmoni ed incanalata nelle vie aeree e raggiungendo le corde vocali poste nella laringe fuoriesce dalla bocca sottoforma di suono. Anche il tono della voce dipende da quanto le corde vocali sono tese.
Strumenti a Corda
Le corde dei violini, dei violoncelli e dei contrabbassi sono messe in vibrazione tramite lo sfregamento dell'archetto oppure dal plettro o molto più semplicemente dal pizzicamento delle dita. La vibrazione delle corde genera nell'aria delle onde sonore date dalla corda che taglia l'aria ed in alcuni casi l'uso di un cassa armonica, come quella della chitarra, aiuta il diffondersi della melodia. Le corde del pianoforte vibrano quando sono percosse dai martelletti che si trovano nella coda dello strumento, attraverso un sistema di attivazione per mezzo di alcuni tasti, mentre nel caso per esempio del clavicembalo vengono pizzicate come quelle anche dell'arpa.
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