Re-iniziare con un vaso

Oggi vaso in creta molto molto rudimentale. La destinazione dopo la cottura sarà abbastanza libera, probabilmente lo userò per una di quelle piantine grasse di montagna in quanto è una bella ciotola abbastanza larga più che profonda.
Ho iniziato prendendo un blocco di argilla, quanto basta per produrre il vaso ed ho iniziato a lavorarlo.
La prima cosa da fare è la battitura, questo perché la causa più frequente di crepe e lesioni del pezzo lavorato, sono le inclusioni di aria che si trovano all'interno e l'eterogeneità dell'impasto. Questo avviene principalmente durante la cottura dove le bolle di aria si dilatano e fanno scoppiare il pezzo. Quindi bisogna battere con forza il blocco di argilla su una tavola in legno, facendo appiattire ogni volta gli spigoli creati.
Mi sono munita di una vecchia insalatiera in metallo, sul quale ho poggiato prima di tutto i giornali, per evitare che l'argilla si attacchi su di essa.
In seguito, come mostrato dalle immagini, ho iniziato a preparare delle fette di argilla che a mano a mano ho lavorato sopra i giornali.

Ottenuta circa una sfera omogenea, l'ho impreziosita con dei disegni molto rudi, come si vede dall'immagine, un cordolo e dei graffi.
Per farla mantenere in equilibrio, ho creato un piccolo supporto piatto che ho lasciato forato per lo scolo dell'acqua.

Una volta asciugata, passerò la carta vetrata per togliere le impurità e renderla più liscia.
La cottura avverrà nel rudimentale forno di mio figlio, che vi mostrerò quando avrò modo di cuocere i pezzi.

Qui di seguito, qualche vasetto che ci siamo divertiti a fare, oltre che a sporcare bene bene la cucina…

Ci sentiamo per un prossimo articolo ma questa volta non sulla creta( anche se continuerò a scrivere e a lavorala)…
Buona serata!

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