Mercoledì mattina, qui a Siena, è venuto giù il finimondo. È arrivata la neve!!!
Nonostante era prevista, ha creato molti disagi, forse perché non se ne aspettavano così tanta (dicono) . Anche giovedì mattina ha nevicato, ma molto meno e la viabilità si è per fortuna ripristinata.
Non mi piace molto la neve, crea davvero troppi disagi. Per chi lavora, per gli studenti e per tutti coloro che devono mettersi sulle strade senza via di scampo.
E penso spesso a tutti quei poveri animali che soffrono per il freddo, dai poveri uccellini ai mici delle mie colonie a tutte le bestioline che patiscono la fame e il freddo.
Nel contempo però, devo ammettere che la bambina dentro di me, la ama follemente.
Amo la natura diventare bianca e giocare con la natura, in particolar modo con gli alberi e i suoi rami.
Fortunatamente oggi si è quasi del tutto sciolta, rendendo il panorama sicuramente più triste, ma facendo tornare tutto alla normalità . Persino le temperature si sono alzate di qualche grado.
D'altronde i giorni della merla sono finiti!
E bene si, c'era da aspettarselo, perché questi giorni, il 29, 30 e 31 Gennaio, sono i giorni della merla, i giorni più freddi dell'anno. Così si dice.
Ma sapete perché?
Devo ammettere, ignorantemente, che, nonostante senta dirlo fin da piccola, soprattutto qui in Toscana, ne ho sempre ignorato le origini.
Allora mi sono informata cercando sul web e ho trovato diverse leggende e "spiegazioni" a questo detto.
La protagonista indiscussa di queste tradizioni popolari è la mamma Merla. Infatti, quest'ultima, per ripararsi dal freddo con i proprio cuccioli si rifugia in un comignolo, per uscirne solo il primo febbraio, con il proprio manto, e quello dei cuccioli, grigi per la fuliggine.
Alcune varianti di questa storia, raccontano che la Merla, stanca di combattere contro un gennaio, che aveva 28 giorni, sempre freddo e scontroso, avesse fatto una grande scorta di cibo in modo da rimanere per tutto il mese al riparo senza uscire. Quando a fine mese uscì felice, gennaio si arrabbiò e chiese in prestito tre giorni a febbraio per poter scatenare la propria ira. La merla dovette nascondersi nel comignolo e ne uscì solo a febbraio, sporca di fuliggine.
Un'altra versione di questa storia vuole invece che la merla e i cuccioli si nascosero in un comignolo in attesa del merlo partito alla ricerca di un rifugio migliore.
Al suo ritorno dormì proteggendo la sua famiglia, riempiendosi anch'esso di fuliggine.
Da queste storie proviene poi il credo popolare del manto grigio per le femmine e il manto nero per i maschi, con la sparizione definitiva dei merli bianchi.
Altre tradizioni invece si allontanano totalmente da queste storie.
Una per esempio vuole che dei soldati in difficoltà a trasportare un enorme cannone, soprannominato Merla per via del colore, attraverso le sponde del Po, ci riuscirono solo alla fine di dicembre, quando il fiume, a causa del gran freddo divenne una lastra di ghiaccio, permettendo così il loro passaggio.
Un'altra storia invece mette sempre il Po' al centro del l'attenzione, ma stavolta la protagonista è una donna, una signora nobile di Caravaggio, detta Dei Merli. La donna, impossibilitata a raggiungere il marito nell'altra sponda del fiume, riuscirà ad attraversarlo solo a fine mese, proprio per lo stesso motivo dei soldati : il fiume era diventato una lastra di ghiaccio e lei poté passare.
Tutte queste leggende sono comunque accomunate da due cose :
- le date : 29 30 31 gennaio
- si dice che
se i giorni della merla sono davvero freddi la primavera sarà splendente, se i giorni della merla sono caldi ci sarà una primavera che si farà attendere
Beh, alla luce di queste nuove conoscenze, sicuramente oggi per me i giorni della merla sono più interessanti!
Tutte le foto sono di mia proprietà - Colgo l'occasione per partecipare all'iniziativa di @green77 #dallafinestradelbagno!!! (Dalla finestra del bagno, che è pressoché una feritoia, non si vedeva niente, ma dal giardino sotto casa e dalla collina davanti, si...)
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