• ADULTERATO: quando viene modificata la sua composizione naturale con l'aggiunta ad esempio di sciroppi zuccherini;
• CONTRAFFATTO: in questo caso ci troviamo difronte ad un prodotto con sostanze diverse da quelle naturali come nel caso nel quale si nutre alveare con zuccheri industriali o quando in etichetta vengono date false indicazioni botaniche e geografiche;
• SOFISTICATO: quando si aggiungono sostanze estranee quali ad esempio il caramello (simile al miele di melata) o sostanze aromatiche per esaltarne l'aroma;
• ALTERATO: quando le sue caratteristiche fisico-chimiche e organolettiche subiscono modificazioni dovute ad errate lavorazioni-conservazioni che non seguo il disciplinare stabilito.
L'ETICHETTA
Come vedete nel campo visivo devono essere riportati:
- Paese d'origine;
- denominazione di vendita;
- la quantità netta;
- il termine minimo di conservazione;
- Il nome, regione sociale ed indirizzo dell'apicoltore;
- le informazioni riportate devono essere leggibili;
- Il Lotto.
– Data di produzione
– Indicazioni per la conservazione
– Indicazioni per l’uso (no indicazioni terapeutiche)
– Avvertenze ambientali (non disperdere nell'ambiente – o pittogramma )
– Etichetta nutrizionale
– Il marchio europeo
In ultimo, ma non meno importante, il vasetto di miele che acquistiamo, deve essere provvisto di sigillo di garanzia il quale garantisce che il contenuto non possa essere aperto e manipolato.
VERIFICHE MIELE PURO DOPO L'ACQUISTO
Nell'ultima parte di questa nota, abbiamo parlato del perchè dobbiamo comprare il miele italiano, se non vogliamo esporci all'acquisto di un prodotto alterato, privo delle sue componendi essenziali, e non rischiare di ingerire abbondanti dosi di antibiotici e metalli pesanti con il quale questo miele, di pessima qualità, può essere
stato manipolato. Ma allora come difenderci, basta solo leggere l'etichetta e acquistare italiano o si può fare qualcosa in più a difesa della nostra salute e della genuinità del miele puro, ricco di di sali minerali, amminoacidi e vitamine.
Possiamo fare dei test (fonte www.greenme.it) su ciò che acquistiamo.
Test del pollice: metti una goccia di miele sul pollice. Se gocciola o cade da un lato, il miele non è puro. Se rimane intatta, lo è.
Test dell'acqua: riempi un bicchiere d'acqua e versa dentro un cucchiaio di miele. Il miele puro rimarrà praticamente intatto e sarà immerso nel fondo del bicchiere. Il miele alterato si dissolverà.
Test della dispensa: il miele puro cristallizza nel tempo (e alle basse temperature), se invece è stato alterato continuerà ad essere miele liquido, non importa quanto tempo rimane fermo nella vostra dispensa. Fa eccezione il miele di acacia che è l'unico che non subisce il processo di cristallizzazione.
Test del fuoco: immergi un pezzetto di ovatta in un po’ di miele e poi metti a contatto con una fiamma. Il miele naturale si accenderà facilmente e la fiamma lo brucerà, il falso miele invece non si accenderà a causa dell'umidità che contiene.
Per finire un consiglio. Se vi è possibile il miele acquistatelo sul vostro territorio, da piccoli apicoltori di fiducia che rispettano l'ambiente e le loro care Api e lo producono secondo la normativa europea ed italiana e sotto controllo delle strutture sanitarie territoriali.
Fonti:
LE GRANDI GUERRE DEL MIELE
Autenticità e origine geografica dei mieli globali determinati utilizzando rapporti isotopici di carbonio ed oligoelementi
Analisi del miele falso e del miele adulterato
DIRETTIVA 2014/•63/•UE DEL PARLAMENTO EUROPEO
Frodi sulla composizione fisico-chimica del miele
Miele: come riconoscere quello puro
Tutte le foto sono di mia proprietà
Immagine di mia proprietà, realizzata da @pab.ink un ringraziamento speciale al team di @DaVinci.art