Sara aprì gli occhi all'improvviso. Aveva sognato qualcosa che non ricordava. Guardò la sveglia.
Le quattro... Ancora.
Era da anni ormai che si svegliava a quell'ora! Si alzò sentendo ancora le palpebre pesanti dal sonno, andò in bagno e si distese di nuovo nel suo letto. "Spero di addormentarmi velocemente stanotte." pensò con speranza.
Il buio avvolgeva la stanza.
Da bambina era terrorizzata dal buio e dall'oscurità, nei cantoni più oscuri poteva comparire qualche mostro! Gli oggetti si trasformavano e un semplice peluche diventava un essere deforme e spaventoso. Ricordava un peluche a forma di gatto con due occhi gialli intensi che era stato posizionato sopra l'armadio della sua cameretta. Di notte si guardavano intensamente. Lei con terrore crescente e lui, poveretto, veniva investito di tutti i suoi terrori di bimba. Così i suoi occhi gialli prendevano uno sguardo maligno e le sue zampe si animavano, pronte a prenderla e portarla via. Chi avrebbe vinto quella sfida? E testarda i suoi occhi di bimba non mollavano quegli occhi gialli e maligni, finché esausta prendeva sonno. Chissà dove era andato a finire? Buttato via o dato a qualche altro bimbo, o bimba, che avrebbe rivissuto i suoi stessi terrori, o pure, sarebbe diventato il suo più grande compagno di giochi e avventure!
Aveva letto, non ricordava dove, che ci sono oggetti che in realtà non ci appartengono, capitano tra le nostre mani per puro sbaglio, se questo è vero, si chiese, come mai continuiamo a tenerli? Come mai siamo così vigliacchi da tenerli con noi? Quando in realtà non è così. Purtroppo volenti o nolenti non possiamo fare altro, ci è stato insegnato ad accumulare, custodire, quando in realtà, lasciare andare, libera le persone da costrizioni di una società malata di Accumulo di cose improprie. Perché ci insegnano a prendere ciò che non ci serve? Perché ci insegnano a dire grazie anche se ci è stato dato qualcosa che non desideriamo. Perché quando ci chiedono cosa ti regalo. Noi imbarazzati non abbiamo il coraggio di chiedere ed esprimere il nostro desiderio. E se lo facciamo? Cosa penserà la persona che si ha davanti. Una società, che giustamente chiede correttezza, allo stesso tempo insegna anche a non esserlo, parlandoti di furbizia, bugia e stratagemmi!
Perché non è accettato dire ciò che si pensa? Perché la persona si sente offesa? Ci insegnano a sentirci in colpa per le nostre idee, i nostri sentimenti, le nostre paura.
La nostra oscurità....
In realtà l'oscurità nasconde mostri e creature che ti parlano della verità che gli altri non ti dicono. Ti dice chi sei: un essere con mille sfaccettature, buono e cattivo, opportunista e gentile, flessibile e duro, intelligente e stupido, comprensivo e indifferente. L'oscurità è la nostra migliore amica, come ci parla lei non ci parlerà mai nessuno. In seguito ci indicherà la via più veloce verso l'uscita. La luce, la vera luce, che è in ogni essere vivente.
Sara Sbuffò. Riguardò la sveglia.
Le sei…
"I deliri del per-mattino" pensò.
Ripensò con un sorriso al peluche gatto con gli occhi gialli.
Chiuse gli occhi e si riaddormentò