Clarissa rimestava nervosamente il cucchiaino nel tè, con gli occhi fissi al cellulare per controllare l'ora. Mancavano 5 minuti all'appuntamento del destino, alla svolta della sua vita. Era stata contatta per fare l'intervista del secolo, alla persona che aveva cambiato indelebilmente l'umanità come mai nessuno nella storia. Le erano stati concessi solo 45 minuti per intervistare un perfetto sconosciuto, un signor nessuno senza storia personale, nessuna informazione a cui appigliarsi.
Doveva riuscire a spremere quel tempo nel miglior dei modi, lei era la persona preposta a spiegare gli avvenimenti che avevano cambiato il mondo. Le sue gracili spalle sembravano più ricurve del solito, gravate dal peso di tale responsabilità. Per scegliere le domande non ci aveva dormito la notte ed ancora ora non era sicura della sua scelta.
Lo scricchiolio della sedia dietro la sua la riportò alla realtà, erano le 15.00 esatte, era lui, ne era sicura, come pattuito si era seduto dietro di lei, nessuna possibilità di contatto visivo, solo una voce alle proprie spalle.
-“Prima domanda”- esordì con tono asciutto lui.
La prima è sempre quella che definisce tutta l'intervista, l'aveva appreso in fretta ai sui inizi da giornalista.
-“Quanti giorni di puro egoismo hai trascorso nell'ultimo anno?”- diretta come una lama alla gola Clarissa gli aveva dato del tu per mettersi al suo pari e la breve pausa prima della risposta le fece capire di essere riuscita a spiazzare il suo contendente.
-“97 più qualche frazione di giornata quà e là. I bisogni grettamente materiali, soldi, potere, successo, con le mie capacità mentali quintuplicate grazie al NZT, sono stati soddisfatti in breve tempo e con poca soddisfazione. Poi è seguita la fase filantropica, ma in definitiva serve solo a darsi lustro ed atteggiarsi al grand'uomo nell'alta società, un effimero vezzo per snob.”-
-“Quindi il passo seguente è stato indirizzare le proprie capacità verso uno scopo più alto?”-
-“Più concreto e duraturo”- puntualizzò Deus4ever, tale era il nickname con cui l'uomo aveva contatto la giornalista. -“Tendere a ciò che l'uomo ha desiderato fermamente da sempre e ciò che gli è sempre stato precluso.”-
-“La vita eterna? Ma è possibile...”- interrogò Clarissa con voce strozzata.
-“Lo sarà a breve. Ho assunto e diretto i migliori 80 scienziati e medici al modo per 8 mesi. In meno di una settimana avremmo i risultati definitivi: la clonazione umana è praticamente cosa fatta.”-
-“Copie viventi di noi stessi? Ma che senso avrebbe...”-
-“Non copie ma originali. In tutto e per tutto uguali ed indistinguibili. Una clonazione non mirata a replicare il corpo ma il cervello, ogni suo singolo neurone, ogni sua microscopica sinapsi. La morte ci potrà scippare solo l'inutile involucro corporeo, ma non più l'esperienza, la conoscenza, l'unicità e la creatività che saranno replicate nel nuovo clone ed incrementate nel suo ciclo vitale”-
-“Ma le conseguenze saranno devastanti!”-
-“Inevitabili. Sono le inoppugnabili leggi dell'evoluzione...”- la frase fu troncata da una decina di agenti dei corpi speciali che irruppero sbraitando a più non posso.
L'uomo senza far alcuna resistenza fu ammanettato e prima di essere trascinato a forza si volse verso Clarissa che con aria contrita disse:
-“Deus, ti giuro! Io non lo sapevo!”-
-“Io sono clone numero 1. Deus è per sempre.”-
E mentre un profondo senso di smarrimento le inondava l'anima, capì che era finito per sempre il mondo in cui aveva vissuto fino a quel momento.
Racconto che prende spunto e partecipa a Stleemitless | Hai presente quella storia che usiamo solo il 20% del cervello? (CONTEST) di @xion89