Puerto Natales: la città del vento

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La prossima meta è Puerto Natales in Cile, ma non è possibile raggiungerla direttamente per macanza di posti disponibili. Dobbiamo spezzare il viaggio in due facendo tappa a Rio Gallegos, ben 12 ore di autobus per 580 km di distanza. Con un pò di malinconia lasciamo Ushuaia molto presto, ha inizio il nostro viaggio terrestre verso nord. Mentre la piatta e sterminata pianura patagonica ci scorre lentamente sotto gli occhi, il viaggio prosegue senza annoiarci. Parlando con dei ragazzi leccesi vicino a noi, scopriamo che sono in viaggio da quattro mesi tra Brasile, Uruguay e Argentina. La monotonia è spezzata da due attraversamenti doganali con il Cile e pure da un tragitto in traghetto attraverso lo stretto di Magellano.


Il giorno seguente sono solo 5 “comode” ore di viaggio per arrivare a destinazione. Puerto Natales è piccolo paese con poco meno di 20.000 abitanti ma strategico per accedere al Parco Torre del Paine, meta obbligata per tutti gli appassionati di montagna. Soggiorniamo all'ostello La Bitacora dove veniamo accolti calorosamente da Margarita come se fosse la mamma di tutti.

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Il vento intenso e un po' di pioggia non ci scoraggiano e passegiamo tra le case di latta colorate fino al lungomare Costa Nera. Raggiungiamo il Monumento al Vento, della scultrice Marcela Romagnoli, dedicato a questo elemento naturale, immancabile caratteristica della città e della Patagonia. Le due figure umane di bronzo sembrano poter stare sospese nel cielo solo grazie alla forza del vento. Un po' come tutti noi, equilibristi senza rete, nel tentativo di tendere la mano a chi ci sta vicino, perchè non voli via.

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Ci sentiamo bene accolti in questa colorata cittadina, vivace, semplice e cordiale, tra campi fioriti e un burbero mare di un blu intenso.


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Venezia innevata

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