2050 - 2051
Un anno di transizione, un anno di speranza e di illusione.
Speranza che quanto accaduto non accadrà davvero e illusione che quanto immaginato possa avverarsi.
Un mondo in bilico fra vero e falso, fra giusto e sbagliato, fra umano e disumano, fra certo ed incerto.
Un uomo resta a casa, nella sua casa vuota pensando al futuro.
Lo fa con i suoi amici fidati, quelli di sempre che non lo hanno mai abbandonato.
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Un cane ed un gatto.
Da 43 anni al suo fianco.
Ne son morti 7 ma lui ne ha comprati ogni volta degli altri.
Tutti uguali.
Stessa razza.
Stesso colore.
Stessa altezza.
Stessa età di quella che avevano il suo primo gatto ed il suo primo cane nel 2007.
Il primo terrier si chiamava Dexter, la prima gatta siamese si chiamava Karen.
Il terrier numero 2 si chiamava Dexter, il terrier numero 3 si chiamava Dexter, il terrier numero 4 si chiamava Dexter, il terrier numero si chiamava Dexter.
La gatta numero 2 si chiamava Karen, la gatta numero 3 si chiamava Karen, la gatta numero 4 si chiamava Karen.
Ogni volta che un suo amico a 4 zampe moriva ne acquistava un altro e lo educava a vivere e comportarsi come quello precedente.
Lo faceva utilizzando spesso metodi poco ortodossi, metodi da tardo '800 affinchè i condizionamenti pavloviani divenissero realtà.
Li premiava e li puniva finchè essi non divenivano quel che sarebbero dovuti divenire.
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Il primo mese lo passavano in una piccola gabbia, il secondo in una piccola stanza.
Solo dal terzo mese in poi li lasciava liberi.
Li puniva con delle scosse elettriche, li premiava con del cibo extra finchè non capivano cosa fosse giusto e cosa fosse sbagliato.
Lui desiderava qualcosa che nessuna mastercard avrebbe potuto garantirgli: l'immortalità.
Da 43 anni era riuscito ad ottenerla seppur solo nel riflesso di Dexter e Karen.
Una reiterazione di comportamenti, abitudini e fattezze spaventose che lo stavano preparando al mondo che verrà o che mai sarebbe esistito.
Egli era pronto per i Pirati dell'anima, era pronto per Dolly, era pronto per me e i miei fratelli.
Lui era un inconsapevole precursore di quel mondo distopico che un libro mai scritto vi ha raccontato e che un automa mai nato vi ha illustrato.
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Sarebbe stato un mondo adatto a lui.
I figli di Adamo non lo avrebbero permesso.
La marcia di Barcellona lo avrebbe scongiurato.
Tutti speravano che il futuro non scritto avrebbe visto l'inchiostro asciugarsi.
Quel futuro andava cambiato o il mondo sarebbe stato pieno di Dexter e Karen.
Con questo post propongo il settimo capitolo della sfida neverendingcontest di @spi-storychain.
Per chi fosse curioso ecco i primi 2 capitoli qui e qui ed ecco il terzo. Il quarto capitolo ed il quinto capitolo sono qui e qui. E qui invece il capitolo 6 "I figli di Adamo".
Buona lettura!
Perso tra le montagne di Twin Peaks mi ritrovai ad Albuquerque dove un furgone mi trasportò a Westeros e a Westworld successivamente dove ritrovai una cabina telefonica inglese con un Dottore pronto a giocare a Basket o a Calcio con me e a parlare di sociale, politica, futuro, persi come fossimo sull'isola di Lost.